Bonus ristrutturazioni immobili esteri, è possibile ottenerlo nel 2024? Il caso riguarda i cittadini italiani che hanno inserito come Paese di residenza uno Stato estero, così abitano fuori dai confini. Le detrazioni fiscali per residenti all’estero si possono richiedere e come?
Chi può usufruire del bonus ristrutturazioni immobili esteri
Il bonus ristrutturazioni immobili esteri è un’agevolazione che consente di ottenere delle detrazioni fiscali su quanto speso per ristrutturare l’immobile e rientra nei bonus edilizi 2024. Può accedere all’incentivo il cittadino che:
- è italiano;
- risiede all’estero, come attestato dall’iscrizione all’AIRE. I cittadini italiani che si spostano all’estero e hanno lì la residenza hanno l’obbligo di dichiararlo al Ministero degli Esteri registrandosi all’Anagrafe Italiani residenti all’estero;
- paga i contributi e le imposte in Italia;
- paga le tasse IVIE su eventuali redditi ottenuti dall’immobile secondo le aliquote stabilite dall’Agenzia delle Entrate.
può chiedere di accedere al bonus ristrutturazioni immobili esteri, come indica anche la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 500/2020.
Chi non rientra nel bonus ristrutturazioni immobili esteri? I cittadini nati in Italia che hanno scelto di:
- perdere la cittadinanza italiana nei Paesi dove non è possibile la doppia cittadinanza;
- hanno spostato anche il regime fiscale all’estero, così non pagano le tasse in Italia. In questo caso si perde il diritto alle detrazioni fiscali italiane.
Come sapere al regime fiscale di quale Paese si appartiene? Il regime fiscale è quello italiano se:
- si pagano le tasse, le imposte e i contributi in Italia;
- hanno una prima casa in Italia e un secondo immobile all’estero;
- hanno un lavoro in Italia, oppure seguono il regime fiscale italiano;
Il regime fiscale estero si applica se l’interessato:
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- ha la doppia cittadinanza e decide che il sistema fiscale estero è più favorevole;
- sceglie la cittadinanza esterna nei Paesi che non ammettono la doppia cittadinanza;
- il cittadino lavora all’estero, così i suoi contributi sono pagati nel Paese estero.
Cosa si può detrarre con il bonus ristrutturazioni immobili esteri
Le spese della ristrutturazione dell’immobile all’estero si possono mettere in detrazione sono:
- allargamento porte e finestre;
- accorpamenti di unità immobiliari o di stanze;
- allarmi su finestre;
- costruzione di impianti di riscaldamento per ridurre i consumi;
- ascensori;
- interventi sui balconi;
- eliminazione di barriere architettoniche;
- caldaie;
- rifacimenti impianti elettrici o dell’acqua;
- porte blindate;
- rifacimenti di verande come balconi.
Detrazioni fiscali per residenti all’estero, come ottenerle
Ricordiamo che il massimo previsto in detrazione con il bonus ristrutturazioni immobili esteri è di 48 mila euro, spalmato su 4 anni. In più, è importante sapere che anche i lavori di ristrutturazione con ditta estera sono validi, a patto che l’immobile sia di proprietà di un cittadino italiano (anche se residente all’estero).
I documenti richiesti per ottenere la detrazione sono:
- il bonifico internazionale per pagare i materiali e le fatture come indicato dalla circolare n.11/2014 dell’Agenzia delle Entrate;
- le fatture e i preventivi per i lavori svolti;
- le certificazioni che attestano i miglioramenti ottenuti dall’immobile all’estero dopo i lavori eseguiti;
- la documentazione relativa alla proprietà dell’immobile e alla cittadinanza italiana.
Tutta la documentazione va presentata al CAF abilitato o al commercialista per procedere alla detrazione nella dichiarazione dei redditi. Le detrazioni si possono ottenere anche presentando la dichiarazione dei redditi precompilata, indicando il totale delle spese sostenute valido per il bonus ristrutturazioni immobili esteri.
Ricordiamo che la detrazione si applica sull’imposta sulle persone fisiche IRPEF e per un massimo del 50% sulle spese sostenute.
Cosa succede, invece, se il cittadino italiano residente all’estero vuole sfruttare il bonus ristrutturazione per una casa appena acquistata in Italia? In questo caso è importante che ci siano miglioramenti nell’immobile dopo i lavori, come indicato nella risposta a interpello n. 596/E/23 dell’Agenzia delle Entrate.
La presenza dell’immobile all’estero non pregiudica l’accesso al bonus per le ristrutturazioni per il 2024, ma le aliquote per la detrazione sono destinate a scendere nei prossimi anni.