Cos’è la pensione supplementare, chi può richiederla, come funziona? Si tratta di un beneficio richiedibile dai pensionati quando si sono cumulati contributi non sufficienti a garantire una pensione indipendente. Analizziamo le casistiche.
Cos’è la pensione supplementare?
Il pensionato (o i suoi familiari superstiti) possono beneficiare della pensione supplementare se non soddisfano i criteri di assicurazione e contribuzione per ottenere una pensione autonoma.
Esistono tre tipologie di pensione supplementare:
- pensione supplementare di vecchiaia;
- pensione supplementare di invalidità;
- pensione supplementare ai superstiti.
A chi spetta la pensione supplementare?
La pensione supplementare subentra nel momento in cui non si sono accumulati sufficienti contributi. Ma quand’è che ciò può accadere? Solitamente, avviene quando, ad esempio, il lavoratore ha versato contributi in diversi fondi previdenziali, ma anche in altri casi. Analizziamoli da vicino.
- Pensionati che hanno contribuito a diversi fondi: in questo caso, la pensione spetta ai pensionati che hanno versato contributi in più di una gestione previdenziale, come lavoratori dipendenti o autonomi. Questo aiuta a integrare la pensione principale quando i contributi versati in una gestione secondaria non sono sufficienti a generare una pensione indipendente.
- Familiari superstiti: la pensione spetta an che ai familiari superstiti, quando non siano raggiungibili i requisiti per la pensione di reversibilità. In questo modo, possono integrare la loro pensione di reversibilità con i contributi accumulati dal deceduto in un’altra gestione.
- Ministri di culto e altre categorie specifiche: anche per i ministri del culto di confessioni religiose diverse dalla cattolica, e per coloro che ricevono assegni vitalizi in sostituzione di pensioni, è disponibile la pensione supplementare.
- Lavoratori di settori specifici con più gestioni: molto simile al primo caso, è il caso dei lavoratori dello spettacolo o gli sportivi professionisti che hanno versato contributi in più gestioni speciali: anch’essi possono beneficiare della pensione supplementare per integrare la loro pensione principale se hanno versato contributi in altre gestioni dopo il pensionamento.
Non è invece concessa a:
- pensionati di fondi per liberi professionisti;
- pensionati del settore spettacolo e sport che hanno versato contributi ulteriori in un fondo specifico, i quali vengono gestiti secondo accordi esistenti;
- titolari di pensione estera di paesi non convenzionati con l’Italia, o in casi di convenzioni per la totalizzazione dei periodi lavorativi.
Come funziona la pensione supplementare?
La pensione supplementare inizia a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
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Gli importi sono determinati sulla base del sistema pensionistico di riferimento (sistema retributivo, sistema misto, sistema contributivo).
Come viene calcolata la pensione supplementare?
Quanto al calcolo della pensione, dicevamo che avviene sulla base dei sistemi pensionistici di riferimento. Nello specifico:
- sistema retributivo: sulla contribuzione versata fino al 31 dicembre 2011, solo per chi ha almeno 18 anni di contributi versati entro 31 dicembre 1995.
- sistema contributivo: per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, l’importo dipende dai contributi versati, dall’età del pensionamento e dal relativo coefficiente di trasformazione.
- sistema misto (è il sistema di coloro che al 31 dicembre 1995 hanno meno di 18 anni di contributi versati) In questo caso, l’importo della pensione viene determinato anche sulla base delle retribuzioni percepite negli anni precedenti la domanda di pensione.
Gli importi variano quindi sulla base delle varie categorie di appartenenza.