Il bonus tari è un’agevolazione che permette di avere una scontistica sulla tassa dei rifiuti, ovvero sul pagamento tari. Per accedere a questo bonus bisogna soddisfare alcuni requisiti, che sono fissi a livello reddituale, ma certi aspetti possono variare in base al Comune di residenza. Per poter accedere alla misura bisogna dimostrare di essere in difficoltà economica e con un ISEE basso. Ancora non si ha conferma definitiva del bonus tari nel 2024, ma si attende nel breve termine.
Come funziona il bonus tari?
Tutti sappiamo cosa è la tari, la tassa che paghiamo regolarmente sui rifiuti, ma alcuni non sanno che potrebbero pagare un costo inferiore quando il bonus tari andrà in porto.
A differenza di altre agevolazioni, non bisogna fare alcuna domanda per richiedere questo bonus, l’importante è soddisfare il requisito di reddito, ovvero:
- avere un ISEE fino a 9.530 euro
- ISEE di 20mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico.
L’importo del bonus tari varia in base al Comune di residenza: la scontistica può essere totale o parziale.
Dato che il bonus ancora non è ufficiale, si può pagare la tassa a rate con un importo minimo di 100 euro, ma solo in alcuni casi particolari:
- per chi ha una situazione economica difficile:
- se l’importo addebitato supera del 30% il valore medio riferito alle fatture emesse nell’ultimo biennio;
- per chi è beneficiario del bonus sociale per luce, acqua e gas.
Ciò varia in base al comune afferente.
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Tassa spazzatura, dove si paga di più o di meno in Italia
Il costo della tari non è uguale ovunque, cambia in base al Comune a alla regione di residenza. Esiste infatti il codice tari che serve a stabilire quali siano le somme dovute al Comune di riferimento per i rifiuti.
La UIL ha dichiarato che la tassa è aumentata in media del 7,7% quindi il bonus tari può essere molto utile per chi è in difficoltà.
Le regioni in cui la tari si paga di meno sono, in questo ordine: Belluno, Novara, Ascoli Piceno, Macerata, Pordenone, Brescia, Trento, Fermo, Vercelli, Udine.
Invece le regioni in cui la tari è più alta sono: Pisa, Brindisi, Genova, Benevento, Messina, Catania, Siracusa, Agrigento, Taranto e Trapani.
Esenzione tari per chi è in difficoltà
Abbiamo già visto con le utenze di luce e gas che chi è in difficoltà economica può avere degli aiuti per sostenere le spese. Anche per quanto riguarda la tassa dei rifiuti questo è possibile, ma non esiste una norma che stabilisce di quanto ammonta lo sconto perché come abbiamo visto dipende dai Comuni.
La procedura per ottenere il bonus tari è automatica, non bisogna quindi mandare nessuna richiesta, l’agevolazione scatta in base al proprio ISEE, se si risulta beneficiari del RdC o della pensione di cittadinanza.
Il pagamento della tari funziona sempre allo stesso modo, sia che il bonus venga riconosciuto o meno, ovvero con F24 o bollettino postale. Nel caso in cui si pensi di avere tutti i requisiti, è importante avviare subito la procedura per ottenere l’ISEE, perché potrebbe volerci un po’ di tempo e bisognerà prima compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), facendo attenzione a tutti i dati che vengono inseriti. Nel caso in cui nasca un nuovo figlio, bisognerà provvedere ad inserirlo nell’ISEE al più presto.