Il numero di docenti di sostegno nelle scuole italiane rimane insufficiente a coprire le esigenze degli oltre 300 mila studenti con disabilità, evidenziando un problema sempre più pressante per l’inclusione scolastica. Con l’inizio dell’anno scolastico 2024/25, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato dati che mostrano un aumento degli studenti disabili, a fronte di una stagnazione nel numero di insegnanti dedicati al sostegno.
Quanti studenti disabili ci sono nel 2024/25?
Secondo il Ministero, gli alunni con disabilità nelle scuole italiane hanno raggiunto le 331.124 unità, su un totale di 7.073.587 studenti. Questo dato rappresenta una crescita rispetto agli anni precedenti, a testimonianza di una maggiore consapevolezza e diagnosi delle disabilità. Tuttavia, mentre il numero di studenti con disabilità continua a crescere, il numero di docenti di sostegno non riesce a tenere il passo. Attualmente, ci sono poco più di 200.000 insegnanti di sostegno in servizio, un numero lontano dal soddisfare il fabbisogno.
Mancano docenti di sostegno specializzati: il vero problema
Una delle principali criticità non è solo il numero insufficiente di docenti, ma anche la mancanza di insegnanti specializzati. Molti docenti di sostegno, soprattutto quelli con contratti a tempo determinato, non hanno una formazione adeguata per affrontare situazioni di disabilità complesse. Questo compromette la qualità dell’intervento, aumentando il carico su insegnanti e famiglie e peggiorando la continuità didattica.
Quali soluzioni sono state proposte?
Le soluzioni che vengono discusse per migliorare la situazione includono diverse misure, tra cui:
- aumento del numero di docenti di sostegno stabili: si chiede una riduzione dei contratti a tempo determinato per garantire una maggiore continuità didattica;
- miglioramento della formazione specialistica: potenziare i corsi di specializzazione per gli insegnanti è fondamentale per gestire le disabilità più complesse e per garantire un sostegno adeguato a ogni studente;
- pianificazione accurata delle assegnazioni: è necessario che le assegnazioni dei docenti tengano maggiormente conto delle specifiche esigenze degli alunni con disabilità, evitando soluzioni provvisorie e non idonee.
Per l’anno scolastico in corso, sono stati istituiti 205.253 posti di sostegno, suddivisi tra organico dell’autonomia e adeguamento in base alle necessità reali. Tuttavia, molti di questi posti sono a tempo determinato, e questo contribuisce a un elevato turnover che influisce negativamente sulla continuità didattica, rendendo difficile stabilire rapporti duraturi e significativi tra studenti e insegnanti.
La continuità didattica: elemento chiave per l’inclusione
Uno dei punti centrali per migliorare l’inclusione scolastica è promuovere la continuità didattica. Ogni anno, l’alto turnover tra i docenti di sostegno interrompe il legame che si era instaurato con gli studenti, obbligando questi ultimi a ripetere il processo di adattamento a un nuovo insegnante. Questo è particolarmente critico per gli alunni con disabilità, per i quali stabilità e fiducia sono elementi essenziali per il successo scolastico. A ciò si aggiunge anche l’incombente disagio giovanile.
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In conclusione, il divario tra il numero di studenti con disabilità e i docenti di sostegno disponibili rappresenta una sfida che il sistema scolastico italiano non può più ignorare. Investire nella formazione e stabilizzazione dei docenti di sostegno è fondamentale per garantire un’educazione inclusiva e di qualità a tutti gli studenti.
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