La Carta del Docente, il bonus di 500 euro che i docenti di ruolo utilizzano per l’aggiornamento professionale, ha rischiato di subire una significativa riduzione nel 2024. La manovra finanziaria del governo non ha previsto i fondi necessari per mantenere il valore del bonus invariato, determinando un taglio a 420 euro per ogni insegnante di ruolo. Questo cambiamento è legato alle disposizioni del Dl 36/2022, che ha ridistribuito parte dei fondi destinati alla Carta per finanziare la Scuola di Alta Formazione e la retribuzione dei tutor per i percorsi abilitanti. Con il comma 9 dell’articolo 44, si stabilisce che 19 milioni di euro nel 2024 e 50 milioni di euro a partire dal 2025 saranno sottratti al fondo della Carta del Docente, riducendo così il budget disponibile per ciascun docente.
A seguito di un incontro con i sindacati, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha chiarito che il taglio non avverrà, riconfermando l’importo di 500 euro.
L’impatto dei docenti precari: una situazione complessa
La riduzione della Carta del Docente non è l’unico problema che sta interessando il mondo scolastico. La situazione dei docenti precari aggiunge ulteriore complessità al quadro. Nel 2023, il bonus era stato esteso ai supplenti con contratto fino al 31 agosto, grazie a una norma del decreto 69/2023. Tuttavia, la validità del bonus è stata limitata solo all’anno scolastico appena concluso, creando disuguaglianze tra i precari.
La sentenza 29961/2023 della Cassazione ha recentemente riconosciuto il diritto al bonus anche ai docenti precari con contratto fino al 30 giugno. Questa decisione potrebbe costare al Governo circa 100 milioni di euro, considerando la vasta platea di potenziali beneficiari, stimata in 200.000 precari. Inoltre, ulteriori sentenze hanno esteso il diritto al bonus anche al personale educativo, aprendo la strada a una nuova ondata di contenziosi legali. Senza una soluzione legislativa chiara e definitiva, la questione rischia di aggravarsi ulteriormente, mettendo sotto pressione il già fragile sistema di finanziamento della Carta del Docente.
A cosa serve la Carta del Docente e come utilizzarla al meglio
La Carta del Docente è uno strumento fondamentale per l’aggiornamento e la formazione continua degli insegnanti. Con il bonus, i docenti possono acquistare:
- libri;
- testi digitali;
- software;
- hardware.
Inoltre, il bonus può essere utilizzato per l‘iscrizione a corsi di formazione, sia online che in presenza, e a corsi universitari post-laurea, come master o specializzazioni. Anche l’accesso a eventi culturali, come mostre, musei e spettacoli dal vivo, rientra tra le possibilità offerte dalla Carta del Docente.
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Nonostante la disponibilità di 500 euro, è importante che i docenti utilizzino al meglio questo strumento per continuare ad aggiornarsi e migliorare le proprie competenze. Con un’attenta pianificazione delle spese e la scelta oculata degli acquisti, è possibile trarre comunque vantaggio dalla Carta e garantirsi un costante miglioramento professionale.
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