Abbassare l’ISEE è possibile? La risposta è sì! L’ISEE può essere abbassato con diversi metodi. Come noto, l’ISEE è un importante indicatore direttamente collegato alla fruizione di bonus, benefici ed agevolazioni.
Spesso, è proprio un ISEE troppo alto a rappresentare causa di esclusione da determinati aiuti. Come fare dunque ad abbassarlo, ed avere così accesso ai sostegni disposti dallo Stato?
Come fare per abbassare l’ISEE?
Abbiamo diversi modi per abbassare l’ISEE, dal classico e sempreverde ISEE corrente, fino alla concessione in usufrutto dei nostri beni immobili. Andiamo ad analizzarli punto per punto.
L’ISEE corrente
L’ISEE corrente rappresenta indubbiamente uno dei metodi più noti per abbassare il proprio ISEE. Dal momento che l’ISEE corrente rappresenta un “fermo immagine” più recente della situazione economica di un individuo, (rispetto invece all’ISEE ordinario che invece si rifà ad una situazione economica ben più risalente nel tempo) esso è senza dubbio un ottimo metodo per abbassare il proprio ISEE.
Tuttavia, va detto che tale metodo è funzionale solo nel caso in cui la nostra sfera economica abbia realmente subìto modifiche in peggio rispetto alla nostra situazione economica precedente.
Ad esempio: ho perso il lavoro. Quindi, la mia situazione economica non è più quella di due anni fa.
Oppure: ho venduto un immobile. Anche in questo caso, l’immobile è uscito dalla mia disponibilità, di conseguenza, non dovrebbe più essere conteggiato nel calcolo del mio ISEE.
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In questi casi, presentare ISEE corrente può oggettivamente avere una sua funzionalità concreta. Negli altri casi, ovvero in quei casi in cui la nostra situazione economica sia rimasta immutata, ha poco senso presentare ISEE corrente.
Leggi qui la nostra guida su come presentare ISEE corrente.
Esistono, comunque, altri metodi per fare abbassare l’ISEE. Ecco quali.
Concessione in usufrutto del patrimonio immobiliare
Il patrimonio immobiliare può essere concesso in usufrutto, in modo da escluderlo dal nostro ISEE.
I beni immobili figurano infatti come rendita, e sarebbe dunque conveniente concederli in usufrutto per abbassare il nostro ISEE.
Va ricordato, comunque, che anche dare la proprietà in usufrutto comporta comunque il ricevimento di un’entrata, che andrà a prescindere a pesare sull’ISEE (anche se in maniera minore)
Uscita dal nucleo familiare
Tutti i membri che compongono il nucleo familiare concorrono formare l’ISEE. Ciascun componente, con i suoi redditi, contribuisce dunque all’innalzamento dell’Indicatore. Capita spesso che familiari non più conviventi (ad esempio, i figli) si stacchino di fatto dal nucleo ma senza cambiare residenza formalmente parlando.
I figli che si staccano dal nucleo ma che rimangono “anagraficamente” ancora all’interno di esso, innalzano nel complesso l’ISEE familiare con i loro redditi.
E’ possibile dunque cambiare residenza, comunicando l’aggiornamento anagrafico, staccandosi dal nucleo familiare di origine, in modo da abbassare l’ISEE.
Deve comunque trattarsi di soggetti non più fiscalmente a carico del nucleo familiare d’origine.
Conti correnti cointestati
Cointestare un conto corrente può essere un ulteriore metodo per poter abbassare l’ISEE, perché in questo modo la giacenza media annua sarà ripartita tra gli altri intestatari del conto.
Ovviamente, deve trattarsi di persona estranea al nucleo familiare.