Il contenzioso previdenziale e assistenziale riguarda i disaccordi che possono nascere tra i cittadini e gli enti pubblici, come l’INPS, riguardo a pensioni, indennità, sussidi o altri aiuti economici. In poche parole, si verifica quando qualcuno non è d’accordo con una decisione presa da un ente pubblico su una prestazione economica o assistenziale.
Quando si ricorre al contenzioso previdenziale?
Si ricorre al contenzioso civile, come detto poc’anzi, nei casi in cui sorgano disaccordi tra cittadini ed enti pubblici. Ad esempio, quando:
- si è chiesta una pensione o un sussidio e l’INPS ha respinto la domanda.
- il cittadino pensi di aver ricevuto da INPS meno soldi del previsto;
L’INPS chiede di restituire dei soldi che il contribuente pensa di non dover dare.
In questi casi, si può avviare un contenzioso, cioè fare una richiesta ufficiale per risolvere il problema.
Le nuove regole del contenzioso
Negli ultimi anni, le regole del contenzioso sono cambiate per renderlo più semplice e veloce. Prima di andare in tribunale, oggi è obbligatorio cercare di risolvere il problema attraverso il contenzioso, si tratta di una risoluzione del problema fuori dalle aule di tribunale. Il contenzioso è diviso in fasi. Vediamo quali.
Domanda di riesame amministrativo
Questo passaggio consiste nel chiedere direttamente all’ente pubblico, ad esempio l’INPS, di controllare di nuovo la pratica. In questa fase è possibile spiegare a INPS i motivi per cui si ritiene che ci sia stato un errore. Spesso, questa richiesta si fa con l’aiuto di un patronato o di un CAF, che guidano gratuitamente nel preparare i documenti necessari.
Tentativo obbligatorio di conciliazione
Se la domanda di riesame non viene accolta, si può altresì passare al tentativo di conciliazione. Qui l’ente e il cittadino cercano di trovare un accordo senza dover ricorrere al tribunale. Questo passaggio serve a evitare cause legali lunghe e costose.
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Se dopo queste due fasi il problema non è risolto, allora si può fare ricorso al tribunale, rivolgendosi a un giudice che deciderà il caso.
Quali sono i vantaggi delle nuove regole?
Le nuove regole offrono diversi vantaggi, sia per i cittadini sia per gli enti pubblici. Ecco i principali:
- Più velocità: grazie alla fase amministrativa, molti problemi si risolvono rapidamente senza aspettare i tempi lunghi della giustizia.
- Meno costi: evitare di andare subito in tribunale ti permette di risparmiare sui costi legali.
Più chiarezza: Le procedure sono state semplificate per renderle più facili da capire anche per chi non ha esperienza in questo ambito. - Più possibilità di successo: con il riesame e la conciliazione, c’è più possibilità che l’ente riconosca i tuoi diritti senza bisogno di una causa.
Cosa fare per chiedere un contenzioso?
In questi casi, chiedere un contenzioso è possibile rivolgendosi a CAF e patronati o avvocati specializzati. Infatti:
- patronati e CAF: sono centri di assistenza gratuiti e hanno esperti che possono aiutarti a presentare la domanda di riesame o a prepararti per la conciliazione.
- avvocati specializzati: se fosse un caso complesso complesso, è possibile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto previdenziale.