Con l’avvicinarsi della scadenza del 31 ottobre 2024, si chiude la finestra per richiedere il contributo a fondo perduto legato al Superbonus edilizio. La misura è riservata ai contribuenti con reddito basso, in particolare a chi ha un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. L’obiettivo è compensare le spese sostenute per lavori di riqualificazione energetica e strutturale.
Cosa copre il contributo a fondo perduto per il Superbonus?
Il contributo mira a coprire le spese edilizie che rispettano i requisiti del Superbonus, ma solo per costi sostenuti fuori dall’esercizio di attività imprenditoriali, artistiche o professionali. Le agevolazioni riguardano:
- efficienza energetica: come interventi di isolamento e sostituzione di impianti di riscaldamento;
- sisma bonus: per migliorare la sicurezza sismica delle strutture;
- installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Chi può richiedere il contributo a fondo perduto del Superbonus?
Il contributo è riservato a chi ha rispettato determinati requisiti. Tra questi, i più rilevanti includono:
- reddito di riferimento per il 2023 non superiore a 15.000 euro;
- spese edilizie sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024, che devono essere già state sottoposte a una detrazione IRPEF del 70%;
- avanzamento dei lavori: l’immobile deve aver raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori (SAL) del 60% entro il 31 dicembre 2023, asseverato da un tecnico e oggetto di opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Questi requisiti sono specificati dal decreto del MEF del 6 agosto 2024, volto a delimitare le categorie di beneficiari e a garantire che le risorse disponibili vadano a coprire le spese di chi ne ha maggiormente bisogno.
Come fare domanda per il contributo del Superbonus?
Per presentare la domanda, il richiedente deve utilizzare la piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate, accedendo tramite l’area riservata del sito ufficiale. La domanda può essere inviata autonomamente o tramite un intermediario con delega fiscale. Nel modello di richiesta devono essere inserite le seguenti informazioni essenziali:
- codice fiscale del richiedente, o dell’erede se la richiesta è postuma;
- dati catastali dell’immobile oggetto degli interventi;
- redditi 2023 dei membri del nucleo familiare, per determinare il reddito di riferimento complessivo;
- dettagli delle spese sostenute nel periodo agevolato e la data del primo bonifico.
Quali sono gli importi disponibili?
Il contributo a fondo perduto copre il 70% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro di spesa ammissibile per ciascun richiedente. Questo significa che l’importo massimo ottenibile è di 28.800 euro, che corrisponde al 30% delle spese riconosciute come detraibili.
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Per l’iniziativa sono stati stanziati 16.441.000 euro, che verranno distribuiti tra i richiedenti una volta chiusa la finestra delle domande. Entro il 30 novembre 2024, l’Agenzia delle Entrate comunicherà le percentuali di ripartizione delle risorse, variabili in base alla disponibilità e alle richieste presentate.
Come rinunciare al contributo richiesto?
Se il richiedente decide di rinunciare al contributo, è possibile presentare una istanza di rinuncia utilizzando lo stesso modulo della richiesta. La rinuncia implica il totale dell’importo richiesto e va trasmessa, come per la domanda iniziale, entro il termine di scadenza del 31 ottobre 2024.
Con questo contributo, lo Stato intende sostenere chi ha meno disponibilità economica e agevolare i lavori edilizi che puntano al risparmio energetico e alla sicurezza strutturale degli edifici.