Detrazione coniuge a carico, a quanto ammonta?

Annarita Faggioni

13 Aprile 2024

Seguici su: Instagram    whtasapp    youtube   tiktok   facebook

La detrazione coniuge a carico spetta al cittadino che percepisce un reddito per tutta la famiglia. Così come si ritiene un figlio a carico quando questi non arriva ai requisiti minimi di reddito per essere indipendente, lo stesso discorso si può fare per il coniuge a carico. La detrazione rientra nelle direttive del Fisco per il 2024 e le scadenze impongono di agire in fretta per non perdere il diritto alla detrazione. Vediamo come funziona e facciamo chiarezza sugli aspetti pratici relativi alle detrazioni familiari a carico.

Quando un coniuge si considera fiscalmente a carico

Moglie a carico, quanto mi spetta? In realtà la procedura è un po’ più complicata. Infatti, non sempre la moglie è al carico del marito, anche se guadagna di meno. Come funziona? L’art. 12 del TUIR stabilisce che la detrazione è dovuta quando i coniugi non sono separati e quando il coniuge a carico non percepisce un reddito sufficiente per mantenersi da solo. Infatti la moglie può chiedere la detrazione se il marito è a suo carico.

Il limite di reddito per il coniuge a carico è di 2.840,51 euro (oneri deducibili inclusi). Il reddito si calcola in base alle rendite ottenute da immobili o fabbricati in affitto – con cedolare secca e non – e da eventuali importi su cui il coniuge con meno reddito può pagare l’Irpef.

Leggi anche  Soggiorno in agriturismo in DSU: è possibile?

Il cittadino che può chiedere la detrazione coniuge a carico può essere delle seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti nei settori pubblico o privato;
  • autonomi;
  • pensionati;
  • cittadini che applicano l’imposta sulle persone fisiche IRPEF ai loro redditi, ma non rientrano nelle categorie precedenti.

Cosa succede in caso di unioni civilicoppie di fatto? Le coppie di fatto non hanno diritto alla detrazione per coniuge a carico. I cittadini dello stesso sesso in unione civile possono richiedere le detrazioni previste per i coniugi in base alla legge n. 76/2016. In questo caso il coniuge che può detrarre è quello che ha il reddito più alto, mentre resta la regola che l’altro non deve superare il limite di reddito valido per l’Irpef.

Quanto spetta per il coniuge a carico, il calcolo

Quanto è l’importo dell’assegno della moglie a carico? Prima di passare ai calcoli, è importante tenere bene a mente la differenza tra assegni familiari per coniuge a carico e detrazione. L’assegno rientra nelle misure di sostegno per la famiglia. L’importo è di 793,93 euro per figli o coniuge che si basano sul reddito del capofamiglia. L’importo è disponibile anche per chi ha a carico un genitore non autosufficiente.


Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:

L’importo è pari a 793,93 euro per coniuge e figli, mentre per i genitori non autosufficienti a carico è pari a 1.389,38 euro. L’importo spetta al cittadino che presenta la domanda all’Inps dal Patronato, oppure dalla pagina dedicata dell’ente previdenziale. L’assegno familiare per coniuge a carico non dipende dalle spese sostenute da detrarre, ma dipende solo dal fatto di avere una moglie o un marito a carico.

L’arrivo dell’Assegno Unico per la famiglia ha agevolato queste pratiche, consentendo alle famiglie che hanno un reddito basso di poter accedere a un sostegno economico tenendo conto anche delle eventuali disabilità presenti all’interno del nucleo familiare. Qual è il calcolo da fare per la detrazione coniuge a carico? La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E del 2007 mette nero su bianco come muoversi:

  • Con un reddito annuo fino a 15 mila euro. La formula è per la detrazione è 800 – ((100 x (tuo reddito annuo: 15.000))). Se la divisione è pari a 1, allora la tua detrazione sarà di 690 euro fissa. Se è 0, non hai diritto alla detrazione. Se la divisione è tra 0 e 1, allora puoi procedere con il calcolo per capire a quanto hai diritto.
  • Con un reddito annuo superiore ai 15 mila euro, ma inferiore ai 40 mila euro, la detrazione è pari a 690 euro, ma c’è un aumento di importo in detrazione di 10 euro se il reddito è superiore ai 29 mila euro, ma inferiore ai 29.200 euro; oppure se è superiore ai 35.100 euro ma inferiore ai 35.200 euro. L’aumento è di 20 euro su redditi superiori ai 29.200 euro, ma inferiori a 34.700 euro; o su redditi superiori a 35 mila euro, ma inferiori ai 35.100 euro. Infine, la detrazione ha un aumento di 30 euro se il reddito supera i 34.700 euro all’anno, ma è inferiore ai 35 mila euro.

Quando spetta la detrazione coniuge a carico

I dipendenti calcolano un dodicesimo della detrazione coniunge a carico, perché hanno questa detrazione indicata nella busta paga mensile. Per fare un esempio pratico, il cittadino con un reddito fino a 5.000 euro annuo ha diritto a 763,33 euro di detrazione, pari a 63,61 euro al mese. Questo calcolo è valido anche per i pensionati.

I titolari di partita Iva ottengono le detrazioni all’anno, quando presentano la dichiarazione dei redditi. La detrazione si applica in automatico alle tasse da pagare in entrambi i casi.