La detrazione coniuge a carico spetta al cittadino che percepisce un reddito per tutta la famiglia. Così come si ritiene un figlio a carico quando questi non arriva ai requisiti minimi di reddito per essere indipendente, lo stesso discorso si può fare per il coniuge a carico. La detrazione rientra nelle direttive del Fisco per il 2024 e le scadenze impongono di agire in fretta per non perdere il diritto alla detrazione. Vediamo come funziona e facciamo chiarezza sugli aspetti pratici relativi alle detrazioni familiari a carico.
Quando un coniuge si considera fiscalmente a carico
Moglie a carico, quanto mi spetta? In realtà la procedura è un po’ più complicata. Infatti, non sempre la moglie è al carico del marito, anche se guadagna di meno. Come funziona? L’art. 12 del TUIR stabilisce che la detrazione è dovuta quando i coniugi non sono separati e quando il coniuge a carico non percepisce un reddito sufficiente per mantenersi da solo. Infatti la moglie può chiedere la detrazione se il marito è a suo carico.
Il limite di reddito per il coniuge a carico è di 2.840,51 euro (oneri deducibili inclusi). Il reddito si calcola in base alle rendite ottenute da immobili o fabbricati in affitto – con cedolare secca e non – e da eventuali importi su cui il coniuge con meno reddito può pagare l’Irpef.
Il cittadino che può chiedere la detrazione coniuge a carico può essere delle seguenti categorie di lavoratori:
- dipendenti nei settori pubblico o privato;
- autonomi;
- pensionati;
- cittadini che applicano l’imposta sulle persone fisiche IRPEF ai loro redditi, ma non rientrano nelle categorie precedenti.
Cosa succede in caso di unioni civili o coppie di fatto? Le coppie di fatto non hanno diritto alla detrazione per coniuge a carico. I cittadini dello stesso sesso in unione civile possono richiedere le detrazioni previste per i coniugi in base alla legge n. 76/2016. In questo caso il coniuge che può detrarre è quello che ha il reddito più alto, mentre resta la regola che l’altro non deve superare il limite di reddito valido per l’Irpef.
Quanto spetta per il coniuge a carico, il calcolo
Quanto è l’importo dell’assegno della moglie a carico? Prima di passare ai calcoli, è importante tenere bene a mente la differenza tra assegni familiari per coniuge a carico e detrazione. L’assegno rientra nelle misure di sostegno per la famiglia. L’importo è di 793,93 euro per figli o coniuge che si basano sul reddito del capofamiglia. L’importo è disponibile anche per chi ha a carico un genitore non autosufficiente.
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L’importo è pari a 793,93 euro per coniuge e figli, mentre per i genitori non autosufficienti a carico è pari a 1.389,38 euro. L’importo spetta al cittadino che presenta la domanda all’Inps dal Patronato, oppure dalla pagina dedicata dell’ente previdenziale. L’assegno familiare per coniuge a carico non dipende dalle spese sostenute da detrarre, ma dipende solo dal fatto di avere una moglie o un marito a carico.
L’arrivo dell’Assegno Unico per la famiglia ha agevolato queste pratiche, consentendo alle famiglie che hanno un reddito basso di poter accedere a un sostegno economico tenendo conto anche delle eventuali disabilità presenti all’interno del nucleo familiare. Qual è il calcolo da fare per la detrazione coniuge a carico? La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E del 2007 mette nero su bianco come muoversi:
- Con un reddito annuo fino a 15 mila euro. La formula è per la detrazione è 800 – ((100 x (tuo reddito annuo: 15.000))). Se la divisione è pari a 1, allora la tua detrazione sarà di 690 euro fissa. Se è 0, non hai diritto alla detrazione. Se la divisione è tra 0 e 1, allora puoi procedere con il calcolo per capire a quanto hai diritto.
- Con un reddito annuo superiore ai 15 mila euro, ma inferiore ai 40 mila euro, la detrazione è pari a 690 euro, ma c’è un aumento di importo in detrazione di 10 euro se il reddito è superiore ai 29 mila euro, ma inferiore ai 29.200 euro; oppure se è superiore ai 35.100 euro ma inferiore ai 35.200 euro. L’aumento è di 20 euro su redditi superiori ai 29.200 euro, ma inferiori a 34.700 euro; o su redditi superiori a 35 mila euro, ma inferiori ai 35.100 euro. Infine, la detrazione ha un aumento di 30 euro se il reddito supera i 34.700 euro all’anno, ma è inferiore ai 35 mila euro.
Quando spetta la detrazione coniuge a carico
I dipendenti calcolano un dodicesimo della detrazione coniunge a carico, perché hanno questa detrazione indicata nella busta paga mensile. Per fare un esempio pratico, il cittadino con un reddito fino a 5.000 euro annuo ha diritto a 763,33 euro di detrazione, pari a 63,61 euro al mese. Questo calcolo è valido anche per i pensionati.
I titolari di partita Iva ottengono le detrazioni all’anno, quando presentano la dichiarazione dei redditi. La detrazione si applica in automatico alle tasse da pagare in entrambi i casi.