Differenza tra distacco e trasferta: significato, esempi pratici e normativa
Immaginiamo questa situazione: Mario lavora come tecnico informatico per un’azienda con sede a Milano. Un giorno, il suo capo gli chiede di recarsi a Bologna per installare un software presso la sede di un cliente. Mario parte, lavora per due giorni e poi torna in ufficio. Poco tempo dopo, il suo responsabile gli propone invece di trasferirsi temporaneamente a Firenze, dove un’altra azienda partner ha bisogno delle sue competenze per sei mesi. Cosa cambia tra i due casi?
Questi due scenari rappresentano rispettivamente una trasferta e un distacco. Sebbene entrambi prevedano lo spostamento del lavoratore fuori dalla sede abituale, ci sono differenze sostanziali nei diritti, doveri e modalità operative.
Che cos’è la trasferta?
La trasferta si verifica quando il lavoratore, su richiesta del datore di lavoro, svolge temporaneamente la propria attività lavorativa in un luogo diverso dalla sede contrattualmente stabilita.
Caratteristiche principali della trasferta
- Durata limitata: la trasferta è temporanea e di breve durata.
- Direzione e controllo: il dipendente rimane sotto la direzione del proprio datore di lavoro.
- Rimborso spese: il datore è tenuto a rimborsare le spese di viaggio, vitto e alloggio, oltre a corrispondere un’indennità di trasferta.
Che cos’è il distacco?
Il distacco avviene quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, mette temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di un’altra azienda (chiamata \”distaccataria\”) per l’esecuzione di una specifica attività lavorativa.
Caratteristiche principali del distacco
- Finalità specifica: il distacco deve rispondere a un interesse concreto e documentabile del datore di lavoro.
- Durata variabile: il distacco può durare anche diversi mesi o anni, purché sia comunque \”temporaneo\”.
- Direzione e controllo: il lavoratore opera sotto la direzione dell’azienda distaccataria, ma il suo datore di lavoro resta quello di origine.
Riferimenti normativi
- Articolo 30 del Decreto Legislativo 276/2003: disciplina il distacco e ne definisce i requisiti. Puoi consultare il testo completo qui.
- Codice Civile, articolo 2103: stabilisce le regole relative alla modifica delle mansioni lavorative. Consulta il testo ufficiale qui.
- Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL): disciplinano le condizioni per le trasferte e le indennità dovute ai lavoratori. Verifica il CCNL applicabile al tuo settore lavorativo.
Quali sono le principali differenze tra distacco e trasferta?
Criterio | Trasferta | Distacco |
---|---|---|
Finalità | Necessità di eseguire mansioni temporanee in altra sede | Interesse del datore di lavoro a prestare personale |
Direzione | Sotto la direzione del datore originario | Sotto la direzione dell’azienda distaccataria |
Durata | Breve e predeterminata | Può durare anche mesi o anni |
Si guadagna di più con distacco o trasferta?
La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la durata dello spostamento e le indennità previste. In generale, la trasferta tende a garantire un guadagno extra maggiore rispetto al distacco, ma vediamo perché.
- Nel caso della trasferta, il lavoratore ha diritto a una indennità di trasferta che si aggiunge alla normale retribuzione. Questa indennità serve a compensare i disagi derivanti dallo spostamento e dalla permanenza in una sede diversa. Inoltre, il datore di lavoro rimborsa le spese di viaggio, vitto e alloggio. Se la trasferta è breve ma frequente, l’indennità e i rimborsi possono generare un aumento netto del compenso complessivo.
- Nel caso del distacco, il lavoratore continua a percepire la normale retribuzione prevista dal contratto di lavoro. Tuttavia, se il distacco comporta uno spostamento significativo (ad esempio, oltre 50 km dalla sede abituale) o un cambiamento nelle mansioni, potrebbero essere previsti dei benefici aggiuntivi o rimborsi. Alcuni contratti collettivi (CCNL) prevedono infatti specifici compensi per i distacchi a lungo termine. Tuttavia, il distacco raramente include una vera e propria “indennità” come quella della trasferta.
In sintesi:
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
- Con la trasferta si guadagna di più nel breve periodo grazie all’indennità di trasferta e ai rimborsi spese.
- Con il distacco si può ottenere una retribuzione aggiuntiva solo se prevista dal CCNL o da specifici accordi tra azienda e lavoratore, ma non è garantita di default.
Se cerchi un beneficio economico immediato, la trasferta è in genere più vantaggiosa. Tuttavia, il distacco può essere interessante se prevede un miglioramento delle mansioni o l’acquisizione di nuove competenze utili per la carriera.