La figura del docente tutor farà il suo ingresso nelle scuole medie a partire dal prossimo anno scolastico. Lo ha annunciato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, specificando che inizialmente il ruolo sarà attivato nell’ultimo anno del percorso di studi, momento cruciale per l’orientamento verso la scuola superiore.
Questa innovazione rappresenta un’estensione del modello già in uso nel triennio delle scuole superiori, dove il docente tutor, affiancato dal docente orientatore, supporta gli studenti nello sviluppo di competenze e nella costruzione del loro futuro formativo.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) ha recentemente dato il via libera al decreto che introduce il modello nazionale di consiglio di orientamento, integrato nell’E-Portfolio digitale. Tale strumento sarà centrale per accompagnare gli studenti nella scelta del percorso di studi successivo.
Cosa farà il docente tutor alle scuole medie?
Le funzioni del docente tutor nelle scuole medie si ispirano a quelle già consolidate nelle scuole superiori, con alcune modifiche per adattarsi alla specificità del primo ciclo di istruzione. Ecco le principali attività previste:
- supporto alla personalizzazione del percorso di studio: il docente tutor aiuterà gli studenti a compilare e aggiornare l’E-Portfolio, una piattaforma digitale che documenta le competenze acquisite, i progressi personali e i progetti futuri;
- orientamento consapevole: guiderà gli studenti e le famiglie nella scelta della scuola superiore, utilizzando dati territoriali e nazionali;
- sviluppo delle competenze: promuoverà la riflessione critica sui risultati ottenuti, incoraggiando ogni studente a identificare e valorizzare i propri “capolavori” scolastici, ossia i progetti o i lavori che meglio rappresentano il loro potenziale.
Questa figura diventerà un punto di riferimento per studenti e famiglie, rafforzando il collegamento tra scuola e mondo esterno.
Come cambia la scuola italiana con il docente tutor?
L’introduzione del docente tutor rappresenta un passo verso la personalizzazione dell’istruzione, uno degli obiettivi centrali della riforma Valditara. Questa evoluzione è ulteriormente potenziata dall’uso dell’intelligenza artificiale (AI), che nelle scuole italiane sta iniziando a giocare un ruolo strategico. L’AI sarà integrata per:
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- analizzare i dati degli studenti e fornire suggerimenti personalizzati per il miglioramento;
- supportare i docenti tutor e orientatori con strumenti per monitorare i progressi degli studenti e identificare le loro esigenze;
- ottimizzare l’E-Portfolio, rendendolo uno strumento interattivo e dinamico.
Questa sinergia tra tutor, tecnologie avanzate e metodologie innovative si propone di rendere ogni percorso di studio unico e coerente con le aspirazioni individuali degli studenti.
Quali sono le prospettive future?
L’introduzione del docente tutor nelle scuole medie è un tassello fondamentale per la modernizzazione del sistema educativo italiano. Oltre a preparare meglio gli studenti alla transizione verso la scuola superiore, questa figura contribuirà a:
- ridurre la dispersione scolastica grazie a un’attenzione mirata ai bisogni individuali;
- promuovere l’equità, garantendo a ogni studente il supporto necessario per eccellere;
- rafforzare l’integrazione tra istruzione, innovazione e orientamento professionale.
Con il supporto dell’AI, il futuro della scuola italiana punta a valorizzare le potenzialità di ciascun individuo, adattandosi alle esigenze di una società in continua evoluzione.