Domanda ADI 2024: cosa succede a chi fa la domanda a gennaio? Da quando potrà fruire di ADI? E’ necessario allegare una certificazione che attesti lo stato di svantaggio economico? Diamo risposta a tutti questi quesiti.
Domanda ADI 2024: cosa succede se si presenta domanda a gennaio?
L’apertura delle domande per l’assegno di inclusione è stata anticipata a dicembre, per smaltire un po’ i flussi di richieste ed arrivare a gennaio con una portata di domande più contingentata da dover gestire.
In molti hanno già presentato domanda a dicembre, ma cosa succede a chi presenta invece domanda da gennaio? Gennaio verrà calcolato come mese da cui decorreranno gli accrediti oppure no?
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La risposta è affermativa: chi sottoscrive la domanda a gennaio, riceverà come mese utile anche quest’ultimo, a patto che però firmi entro detta mensilità il PAD.
Quanto invece ai documenti attestanti la propria condizione di svantaggio economico, in molti utenti si sono chiesti quali siano nello specifico.
Certificazione di svantaggio: va presentata?
La Certificazione di svantaggio non va presentata. E’ infatti sufficiente un’autodichiarazione, dove, sotto la propria responsabilità, si attesti: domanda dovrà auto dichiarare, sotto la propria responsabilità, il possesso della relativa certificazione specificando:
- l’amministrazione che l’ha rilasciata;
- il numero identificativo, se disponibile
- la data di rilascio;
Sarà inoltre necessario dimostrare l’avvenuta presa in carico da parte dei servizi per il lavoro, specificando l’amministrazione che l’ha compiuta. Sarà poi compito di INPS procedere ai dovuti controlli.
ADI e condanne: vale per tutto il nucleo?
Quanto invece alle condanne penali e alla necessaria assenza di esse ai fini di essere percettori ADI, ci si è chiesti se l’intero nucleo viene investito dalla eventuale condanna del percettore oppure no.
In base a quanto stabilito dalla legge, la mancanza di condanne penali è da riferirsi al percettore, ovvero al richiedente, e non all’intero nucleo. Questo significa che se all’interno del nucleo familiare uno dei membri si trova sotto misure cautelari o è stato condannato, ma non si tratta di un richiedente l’assegno, il nucleo continuerà a percepire l’ADI.
Se invece a essere colpito è il percettore, in tal caso si verifica la sospensione del sussidio.