E’ possibile pignorare la Postepay? Una domanda che chi ha dei debiti ed è in possesso di una Postepay si è certamente posto, temendo eventuali azioni da parte del creditore. Vediamo cosa dice la legge.
E’ possibile pignorare la Postepay? Cosa dice la legge
Sì, il creditore può pignorare la Postepay, dato che al creditore è dato diritto di agire anche sulle carte intestate al debitore. Tuttavia, può farlo solo al ricorrere di determinate condizioni e se ha rispettato determinate modalità di esecuzione.
Il creditore dà inizio al pignoramento con notifica al debitore, ai sensi dell’,art 479 del c.p.c. L’atto di notifica è molto importante perché deve essere valido per poter procedere al pignoramento.
Nello specifico, l’atto di notifica deve contenere il titolo esecutivo, ovvero la prova del diritto di credito. Inoltre, deve anche contenere il cosiddetto “atto di precetto“, che è l’atto in cui il creditore intima al debitore di adempiere ai suoi obblighi entro un certo arco di tempo (a scelta del creditore, ma non meno di 10 giorni). Nell’atto di precetto va anche data comunicazione che, in caso di inadempienza, il creditore procederà al pignoramento.
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Pignoramento Postepay: come avviene?
A questo punto, se il creditore ci ha notificato l’atto di precetto regolarmente, con relativo titolo esecutivo e avviso che in caso di inadempienza si procederà all’esecuzione forzata, avrà inizio il pignoramento.
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Ovviamente, il pignoramento non avrà ad oggetto la carta fisica ma semplicemente le somme presenti su essa. Ricordiamo che i controlli sui conti e le carte intestate, avvengono attraverso l’anagrafe tributaria, che si occupa di registrare le condizioni finanziare di tutti i contribuenti.
Pignoramento Postepay senza Iban: è possibile?
Anche in questo caso, la risposta è affermativa: è possibile pignorare le somme presenti su Postepay anche quando sia senza IBAN.
Non occorre questo elemento, non è necessario che sia materialmente legata ad un conto: Poste ha comunque la disponibilità delle somme ricaricate sulla prepagata, che sono dunque esigibili ed intaccabili da qualsiasi creditore avente diritto.
In conclusione, quindi, qualsiasi debitore in possesso di Postepay ordinaria o Evolution, può vedersi pignorare le somme su essa presenti.