Escludere AUU da ISEE una nuova riforma sarebbe volta a semplificare il calcolo del reddito ed escluderne quindi anche l’AUU. La decisione sarebbe scaturita dal fatto che non è produttivo di IRPEF.
Escludere AUU da ISEE: la proposta
Escludere l’AUU dall’ISEE in modo da abbassarlo e permettere dunque l’accesso alle famiglie a ulteriori benefici dai quali sarebbero altrimenti esclusi.
La proposta arriva proprio poco dopo che a inizio di quest’anno si è scoperto che INPS conteggia ancora i titoli di stato e i buoni postali, quando in realtà avrebbe dovuto escluderli. Questo è accaduto perché il governo non ha emanato il provvedimento attuativo che rende efficace la riforma.
Si è quindi corsi ai ripari con un “escamotage”, quello di escludere appunto l’AUU dal conteggi ma non solo. Si ricorda, inoltre, che l’AUU spetta in verità a tutte le famiglie, senza limiti di ISEE. La sola differenza sta nel fatto che alle fasce ISEE più alte spetta solo l’importo minimo del sussidio. Vediamo ora cos’altro prevede la proposta.
Prima casa esclusa dal calcolo ISEE
Anche la prima casa dovrebbe essere ora esclusa dal calcolo ISEE. Un passo non di poco conto, se si tiene a mente che moltissimi italiani sono in possesso di una sola ed unica casa e questo potrebbe comportare un notevole abbassamento del loro ISEE.
AUU e fasce ISEE
L’AUU spetta a tutte le famiglie, indipendentemente dal loro ISEE. Però, maggiore è l’ISEE, minore l’importo corrisposto. Nello specifico:
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- ISEE fino a 15.000 euro: l’importo massimo dell’AUU è di 175 euro per ciascun figlio a carico.
- ISEE da 15.001 a 40.000 euro: l’importo dell’AUU diminuisce progressivamente. Ad esempio, per un ISEE di 20.000 euro, l’importo potrebbe essere intorno ai 150 euro per figlio. Mentre per un ISEE di 30.000 euro, l’importo scende ulteriormente, fino a circa 100 euro per figlio.
- ISEE superiore a 40.000 euro: l’importo dell’AUU è ridotto al minimo, che è 50 euro per figlio.