Il fermo amministrativo auto è una misura presa dall’Agenzia delle Entrate per recuperare i debiti fiscali non pagati da un contribuente. Questa procedura può coinvolgere vari beni della persona, come ad esempio i veicoli di sua proprietà.
Auto con fermo amministrativo, come funziona?
Quando un veicolo è soggetto a fermo amministrativo, il proprietario non può più venderlo, trasferirlo o utilizzarlo sulla strada: è però possibile sospendere temporaneamente questo fermo (ad esempio, se il proprietario chiede di dilazionare il pagamento del debito).
In tal caso, la sospensione del fermo avviene soltanto dopo il pagamento della prima rata del debito, mentre per cancellare fermo amministrativo definitivamente occorre saldare l’intero importo dovuto.
La sospensione del fermo amministrativo è un passaggio fondamentale per ripristinare i diritti di proprietà del veicolo. Ma quali documenti servono e quando è richiesta la carta d’identità per sospendere il fermo?
Documenti per fermo amministrativo auto
Per richiedere la sospensione del fermo, è necessario avviare un piano di rateizzazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate. Questo permette al proprietario del veicolo di interrompere temporaneamente il fermo, consentendo la circolazione legale del veicolo. La revoca definitiva del fermo avviene solo al completo pagamento del debito.
Se la richiesta di rateizzazione viene accolta, il primo passo per ottenere la sospensione è pagare la prima rata del piano concordato. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate emette un documento che attesta la sospensione del fermo.
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È importante notare che dopo aver ottenuto questo documento, c’è un termine di 60 giorni per registrare la sospensione del fermo presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Scaduto questo termine, sarà necessario richiedere un nuovo provvedimento di sospensione del fermo amministrativo.
Per ottenere la sospensione, occorre presentare diversi documenti, tra cui:
- carta d’identità;
- certificato di Proprietà del veicolo;
- provvedimento di sospensione rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
- codice fiscale;
- se necessario, una delega se non si può presentare personalmente.
I costi associati alla procedura possono variare a seconda della situazione specifica, ma è richiesto il pagamento dell’imposta di bollo per il fermo amministrativo auto, che può variare da 32 a 48 euro.
Blocchi amministrativi auto
Il fermo amministrativo non va mai in prescrizione e può essere revocato solo dopo il completo pagamento del debito. Un veicolo con fermo amministrativo non può circolare e il proseguimento dell’uso del veicolo può comportare sanzioni e conseguenze legali.
Se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo, le autorità possono intraprendere ulteriori azioni legali per recuperare il debito, incluso il pignoramento del veicolo.
Inoltre, bisogna specificare che il fermo amministrativo si applica al veicolo e non al conducente. Questo vuol dire che è possibile vendere una moto o un motorino con fermo amministrativo, informando il nuovo proprietario. In questo caso, il fermo al veicolo resta attivo e il nuovo proprietario dovrà aspettare la scadenza prima di poter circolare.
Come fare la demolizione auto con fermo amministrativo
Chi ha un’auto soggetta a fermo amministrativo e desideri demolirla, devi seguire alcuni passaggi specifici:
- Rimuovere il fermo amministrativo, regolarizzando la situazione e pagando le eventuali sanzioni pendenti presso gli uffici preposti (ad esempio, la Motorizzazione Civile, l’Agenzia delle Entrate, etc.).
- Preparare i documenti per la demolizione, carta di circolazione, certificato di proprietà o atto di vendita, libretto di tagliando, ecc. e compilare il modulo di richiesta per la demolizione presso un centro autorizzato.
- Recarsi presso un centro di demolizione autorizzato portando con sé i documenti richiesti, in modo che il veicolo venga valutato e demolito in conformità alle normative vigenti.
- Ottenere il certificato di demolizione che attesta l’eliminazione dell’auto e ne interrompe ufficialmente la circolazione.
- Comunicare la demolizione agli enti competenti per aggiornare i registri e assicurarsi di non essere più responsabili dell’auto.
È fondamentale seguire questi passaggi per evitare problemi futuri legati all’auto demolita, come richieste di pagamento di tasse o multe non pagate precedenti alla demolizione.