Finanziamento con ADI: è possibile ottenere un finanziamento se sono percettore ADI? Inoltre, cosa succede se faccio un finanziamento?
Finanziamento o prestito? Le differenze
Innanzitutto, chiariamo la differenza tra prestito e finanziamento. Pur sembrando due figure simili, sono in realtà oggettivamente diverse.
Il prestito è una somma di denaro che una persona o un’azienda riceve da un ente creditizio (come una banca o una finanziaria) con l’obbligo di restituirla entro un certo periodo di tempo, insieme agli interessi.
Il termine finanziamento è invece un concetto più ampio che include il prestito, ma può riferirsi anche a forme di supporto economico concesse per uno scopo specifico, come l’acquisto di un bene o la realizzazione di un progetto. Il finanziamento è solitamente legato a piani di investimento o di sviluppo e può coinvolgere diverse modalità di erogazione di denaro: come il finanziamento a lungo termine, o quello al consumo.
La differenza principale risiede nel fatto che mentre il prestito può essere “personale” (senza un fine specifico), il finanziamento è finalizzato sin da subito all’acquisto di beni (si pensi, ad esempio, al finanziamento per un’automobile).
Ora, fatta questa necessaria premessa, un percettore ADI può richiedere un finanziamento?
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Finanziamento con ADI
La risposta al quesito oggetto della nostra piccola guida è negativa: quindi il rischio di vedersi togliere ADI a seguito di un finanziamento o prestito non sussiste.
Ciò per due ordini di ragioni: con ADI è fatto espresso divieto di pagare servizi creditizi, quindi è impossibile legare la Carta di Inclusione al finanziamento in questione.
Oltretutto, le banche, quand’anche il percettore decidesse di pagare il finanziamento con le sue fonti reddituali, difficilmente concedono finanziamenti a chi ha redditi bassi (si parla di un reddito entro i 9mila euro, per ADI).
Solo in vista della reale e tangibile possibilità del cliente di poter restituire il denaro, la banca emette infatti il finanziamento. E’ chiaro dunque come difficilmente una banca concederebbe un prestito a un percettore dell’assegno di inclusione, salvo che questi non chiami in campo un garante.
In questo caso, è il garante a intervenire al posto del reale fruitore del prestito, e dunque nulla potrebbe essere eccepito per ciò che riguarda l’assegno di inclusione. Tuttavia, seppur con un garante, non è detto sia così facile ottenere il finanziamento.
Prestito con ADI
Gli stessi principi del finanziamento valgono per il prestito. Anche in questo caso, difficilmente una banca concede un prestito a una persona con reddito basso. E inoltre, come per il finanziamento, anche per il prestito non è possibile usare la carta di inclusione.