Arriva l’ennesima beffa dal Governo. Da gennaio 2025 le pensioni minime saliranno di appena 1,9 euro al mese, ancora meno di quanto ipotizzato alla presentazione della Legge di Bilancio in Parlamento. È questo quanto emerge dal decreto del Mef sulla Perequazione automatica delle pensioni, pubblicato da poco in Gazzetta Ufficiale. E non va meglio neanche alle altre pensioni: dal 2025 tornerà in vigore la rivalutazione per scaglioni, più favorevole rispetto a quella per fasce (valida per il 2023 e 2024) ma comunque non piena. Vediamo qui sotto tutti i dettagli.
Flop pensioni minime, la beffa del Governo
Si ipotizzava un aumento delle pensioni minime di 3 euro, per il 2025. Ma a quanto pare il Governo non sarà in grado di mantenere neanche questa promessa. Lo si evince, purtroppo, dal decreto del Ministero dell’Economia sulla Perequazione automatica delle pensioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana. Nel testo, che avrà decorrenza dal 1° gennaio 2025, si ufficializza che “la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2024 è determinata in misura pari a +0,8 dal 1° gennaio 2025, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo”.In soldoni, questo significa che se da qui alla fine dell’anno non ci saranno modifiche, i pensionati al minimo vedranno aumentare il loro assegno da 614,77 euro (valore attuale) a 616,67. Un contentino che ovviamente non accontenta nessuno. Il motivo della variazione rispetto a quanto dichiarato in precedenza è chiaro: l’inflazione da recuperare nel 2025 sulle pensioni sarà pari allo 0,8% appena, meno di quell’1% auspicato dal Governo in Manovra. Quindi il mini-rialzo di 3 euro al mese scende a 1,9 euro.
E dire che l’esecutivo ha fatto pure uno sforzo, accostando a quello 0,8% di inflazione un addizionale del 2,2%, per un totale del 3%. Sforzo obbligato, certo, dato che il prossimo anno sarebbe scaduto l’addizionale del 2,7% in vigore finora, e quindi le pensioni minime sarebbero scese a 598 euro. Ma in ogni caso la figura resta pessima.
Cosa succede alle altre pensioni
Se il destino dei pensionati al minimo sembra dunque segnato, non se la passano benissimo neanche le altre categorie. Dal 2025, infatti, tornerà in vigore la rivalutazione per scaglioni, criterio di indicizzazione in teoria più equo applicato in precedenza sia dal governo Prodi che da quello Draghi. Tuttavia, l’indicizzazione applicata non sarà comunque piena, perché gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo saranno rivalutati del 90%, mentre quelli oltre 5 volte il minimo del 75%.
Per fare un esempio, una pensione lorda da 1000 euro mensili aumenterà di 8 euro. Invece un assegno da 1.500 guadagnerà solo 12 euro lordi. Mentre le pensioni da 4.000 euro lordi aumenteranno appena di 30 euro. In sostanza, una beffa, per quelle pensioni medio-alte che in modo cumulato sono già state tagliate per 37 miliardi netti dal Governo fino al 2032.
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Inevitabili dunque le proteste. “Con la firma del ministro Giorgetti del Decreto adeguamento pensioni 2025”, ha commentato Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil Pensionati, “i pensionati possono cominciare a capire quanto avranno di rivalutazione. Ad esempio una pensione lorda di 2500 euro quest’anno sarà rivalutata della mirabolante cifra di 19 euro lordi. Anche sulle minime sembra andare ancor peggio di quanto avevamo stimato con il tasso di inflazione all’1%”.
Negli ultimi due anni, ha protestato sempre Barbagallo, le pensioni “hanno perso il 16% del potere d’acquisto”. E pesano “soprattutto i tagli della rivalutazione subiti nell’ultimo decennio e in particolare nel 2023 e nel 2024”, che hanno impedito un adeguamento delle pensioni all’inflazione fuori controllo degli anni 2022 (+8,4%) e 2023 (+5,7%). Ciò che si chiede al Governo è quindi un “taglio significativo delle tasse anche per i pensionati a partire da questa manovra di bilancio. I pensionati italiani pagano più del doppio dei loro colleghi europei: una media del 22% contro il 10% della media Ocse”. Ma con ogni probabilità, l’esecutivo si limiterà a fare orecchie da mercante.