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Fondo antiobesità: un passo storico per la salute pubblica

Approvato il fondo antiobesità: 1 milione di euro annui fino al 2027 per combattere una delle principali sfide sanitarie in Italia.

di Pietro Ginechesi
18 Dicembre 2024
in Attualità
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L’approvazione del fondo antiobesità nella Legge di Bilancio 2025 rappresenta una svolta storica per la sanità italiana. L’iniziativa, introdotta tramite un emendamento firmato dall’Onorevole Roberto Pella, prevede lo stanziamento di 1 milione di euro l’anno per il triennio 2025-2027, con ulteriori aumenti progressivi di risorse fino al 2027. Questo intervento ha l’obiettivo di finanziare politiche e iniziative mirate alla prevenzione e cura dell’obesità, una malattia cronica che interessa milioni di italiani e costituisce una delle principali sfide per il sistema sanitario.

Sommario

Toggle
  • L’importanza del fondo antiobesità
  • Un impegno politico condiviso
  • Gli obiettivi del fondo antiobesità
  • Le voci della comunità scientifica e delle associazioni
  • Una prospettiva innovativa

L’importanza del fondo antiobesità

L’obesità è riconosciuta come una delle principali emergenze sanitarie globali. In Italia, colpisce circa il 12% degli adulti, pari a oltre 6 milioni di persone, e un ulteriore 40% della popolazione è in sovrappeso. Tra i bambini, i dati non sono meno preoccupanti: circa 1 su 3 soffre di problemi legati al peso. Questo quadro evidenzia la necessità di politiche integrate per:

  • prevenire l’insorgenza dell’obesità attraverso la promozione di stili di vita sani;
  • garantire accesso alle cure per chi soffre di questa malattia;
  • combattere lo stigma sociale legato al peso e alla malattia stessa.

Il fondo antiobesità rappresenta una risposta concreta, finalizzata non solo a migliorare l’assistenza sanitaria ma anche a cambiare la percezione culturale di questa patologia, riconoscendola come una malattia cronica e complessa.

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Un impegno politico condiviso

L’emendamento è stato sostenuto da un ampio consenso istituzionale. L’Onorevole Roberto Pella, presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, ha dichiarato:

“L’obesità richiede percorsi concreti e condivisi. Questo fondo è il risultato di anni di lavoro e rappresenta un impegno comune per migliorare la prevenzione e il trattamento di questa malattia”.

La collaborazione con il Ministro Schillaci, il Sottosegretario Gemmato e numerose associazioni scientifiche e di pazienti ha permesso di raggiungere questo traguardo, che potrebbe porre l’Italia all’avanguardia nella lotta all’obesità a livello internazionale.


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Gli obiettivi del fondo antiobesità

Le risorse allocate dal fondo saranno utilizzate per:

  • finanziare interventi normativi in ambito di prevenzione e trattamento;
  • inserire l’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
  • promuovere politiche sanitarie che garantiscano accesso alle cure mediche, chirurgiche e farmacologiche;
  • sviluppare campagne educative e di sensibilizzazione per combattere lo stigma e incentivare stili di vita sani.

A livello locale, i Comuni e le Regioni avranno un ruolo chiave nella promozione di attività fisica e nella creazione di programmi di educazione alimentare, integrandoli nei rispettivi piani sanitari territoriali.

Le voci della comunità scientifica e delle associazioni

L’approvazione del fondo antiobesità è stata accolta con entusiasmo dalla comunità scientifica e medica. Andrea Lenzi, Presidente di OPEN Italy, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa:

“Questo fondo dimostra che la politica sta riconoscendo l’obesità come una malattia cronica che richiede un approccio integrato tra scienza, prevenzione e politiche attive”.

Roberto Vettor, Direttore Scientifico del Centro per le Malattie Metaboliche e della Nutrizione di Humanitas, ha aggiunto:

“Il riconoscimento dell’obesità come una malattia con dignità formale e sostanziale è un passaggio fondamentale. Con il sostegno economico garantito, sarà possibile implementare interventi concreti per prevenire e curare questa patologia”.

Anche le associazioni di pazienti hanno accolto la notizia con grande soddisfazione. Iris Zani, Presidente di Amici Obesi Onlus, ha dichiarato:

“Finalmente si riconosce l’obesità come una malattia e si combatte il pregiudizio che la associa a una cattiva gestione personale. Il fondo antiobesità offre una speranza concreta a milioni di persone”.

Giuseppe Fatati, Presidente di Italian Obesity Network, ha aggiunto che il fondo rappresenta “un primo passo verso lo sviluppo di un approccio unitario e basato sulle evidenze per la prevenzione e il trattamento dell’obesità”.

Una prospettiva innovativa

Con l’istituzione del fondo antiobesità e l’approvazione prevista per il primo trimestre del 2025 della proposta di legge n.741, l’Italia potrebbe diventare il primo Paese al mondo a dotarsi di una normativa così completa e innovativa in materia di obesità. Il traguardo raggiunto con questo emendamento non è solo un punto di arrivo, ma un punto di partenza per trasformare il sistema sanitario e sociale, ponendo le basi per politiche efficaci che garantiscano una sanità più inclusiva e consapevole.

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Tags: manovra 2025
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