Bonus psicologo 2024, l’impatto attuale
Gli studi parlano chiaro. Quello di PsyCare, che analizza l’efficacia del bonus psicologo in Italia, ha espresso nettamente, nero su bianco, quali sono i benefici reali della misura introdotta nel 2022 dal Ministero della Salute. In breve, sono 776.829 le persone che nel corso del 2022 hanno chiesto assistenza a servizi specialistici di salute mentale nel nostro Paese. Di questi, 285.101 lo hanno fatto per la prima volta.
In generale, la valutazione che viene fuori dallo studio di PsyCare risulta positiva, almeno in termini di richieste di aiuto. Inoltre, si rende noto che l’iniziativa del bonus psicologo, nel solo 2022, ha permesso al Ministero della Salute di risparmiare 312 milioni di euro in termini di giorni di assenza lavorativa per malattia evitati, a fronte di un investimento pubblico di appena 25 milioni.
Belle notizie, insomma. Anche se è tanta la strada da percorrere per perfezionare il meccanismo del bonus. Vediamo quindi quali sono i vantaggi più evidenti che derivano dall’utilizzo dell’iniziativa, sia per i dipendenti che per le aziende coinvolte nel processo.
I vantaggi del bonus psicologo
I vantaggi del bonus psicologo, come si legge nello studio di PsyCare, sono fondamentalmente i seguenti:
- Diminuzione netta dei sintomi da disagio psicologico
- Aumento della produttività lavorativa (vantaggio indiretto)
- Calo degli accessi al medico di base
- Riduzione dell’utilizzo di farmaci
Questi vantaggi sono stati calcolati, sempre dallo studio qui preso in esame, considerando un campione piuttosto ampio di 2.125 pazienti che hanno già usufruito del bonus psicologo.
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La terapia offerta dal bonus
Ragionando sul campione preso in esame dallo studio, cioè i 2.125 soggetti di cui si parlava, risulta interessante notare che soltanto il 28% era già in terapia al momento della richiesta del bonus. Inoltre, il 58% dei partecipanti ha chiesto aiuto per trattare “sintomi psicologici”, mentre il 39% lo ha fatto per migliorare le relazioni in ambito familiare. Il 33% dei casi in esame, poi, ha usato il bonus per avere una conoscenza più approfondita di sé, invece il 26% per risolvere problemi di coppia con il proprio partner.
Al di là dei meri numeri, i risultati (preliminari) dello studio di PsyCare parlano chiaro. È evidente, infatti, un miglioramento generale dei sintomi già dopo la fine delle 12 sedute di terapia: 9 pazienti su 10 affermano di sentirsi “migliorati”, o addirittura “fortemente migliorati”. Tuttavia, 2 pazienti su 3 (quindi il 68,1%) ritengono di avere bisogno di continuare il percorso di psicoterapia anche dopo, cioè una volta esaurite le sedute sovvenzionate dallo Stato tramite il bonus.
Chi accede (per ora) al bonus psicologo
Finora, hanno usufruito del bonus psicologo soprattutto soggetti che in passato non avevano mai intrapreso un percorso di terapia. Infatti il 72%, secondo lo studio sopracitato, non era in cura al momento della richiesta di supporto. Tra i nuovi pazienti, 4 su 5 (l’81%) non si erano mai recati in vita loro da uno psicoterapeuta, in gran parte per impossibilità economica.
Ma il dato più interessante, questa volta in senso negativo, è quello del rapporto tra le domande presentate e quelle poi accolte. Secondo lo studio dell’Ordine degli Psicologi, in media solo il 14% di chi ha fatto richiesta del bonus psicologo è riuscito ad accedere alla misura. Tradotto in termini assoluti, vuole dire che vi sono state 54.859 domande accolte su 400.266 presentate.
Ecco, dunque, il perché della richiesta avanzata dall’Ordine degli Psicologi: aumentare il fondo a disposizione della misura, in modo tale che più persone riescano a usufruirne. A livello regionale, la Lombardia precede tutte le altre regioni per domande di bonus psicologo presentate, oltre 70mila. Seguono poi il Lazio, la Calabria, l’Emilia-Romagna e il Piemonte, con un numero di domande compreso tra le 30 e le 40mila. I margini di miglioramento, tuttavia, restano ancora parecchio ampi.
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