Una delle principali novità per le supplenze dei docenti nell’anno scolastico 2024/2025 è l’introduzione dell’interpello, un sistema di assunzione che va a completare il già consolidato utilizzo delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e delle Graduatorie di istituto (GI). Questo strumento permette ai dirigenti scolastici di coprire eventuali posti vacanti rimasti scoperti, garantendo così continuità didattica. Ma come funziona esattamente l’interpello e quali sono le sue peculiarità?
Cos’è l’interpello per le supplenze dei docenti?
L’interpello è una procedura introdotta dall’Ordinanza ministeriale n. 88/2024 che consente ai dirigenti scolastici di assegnare supplenze qualora si esauriscano le graduatorie utilizzate di solito. Infatti, le supplenze annuali e temporanee vengono assegnate in primo luogo dalle Graduatorie a esaurimento (GaE), seguite dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), suddivise in prima e seconda fascia, e dalle Graduatorie di istituto (GI). Nel caso in cui tutte queste graduatorie risultino esaurite, il dirigente scolastico può avvalersi dell’interpello per coprire i posti vacanti.
Come funziona l’interpello per le supplenze?
Quando tutte le graduatorie risultano esaurite o incapienti, le scuole pubblicano un avviso sul proprio sito istituzionale per segnalare la disponibilità di posti vacanti. Questo avviso, che contiene informazioni dettagliate sui posti disponibili per singole discipline o per il sostegno, viene poi inviato all’Ufficio scolastico territoriale, che ne cura la pubblicazione sul proprio sito. Il processo di interpello segue questi passaggi:
- pubblicazione dell’avviso: la scuola pubblica sul proprio sito un annuncio per le supplenze vacanti, e lo trasmette all’Ufficio scolastico provinciale;
- diffusione dell’avviso: l’Ufficio scolastico pubblica gli interpelli in una sezione dedicata, diffondendolo anche agli altri uffici scolastici territoriali;
- partecipazione dei docenti: i docenti interessati, che non hanno ricevuto incarichi da GaE o GPS, possono rispondere all’interpello e proporsi per le supplenze indicate.
Questa procedura risulta particolarmente utile per le scuole che si trovano in difficoltà a reperire insegnanti per specifiche discipline o per i posti di sostegno.
Chi può partecipare all’interpello?
Non tutti i docenti possono partecipare al meccanismo dell’interpello, poiché sono previste alcune limitazioni stabilite dall’ordinanza ministeriale. Possono rispondere all’interpello i docenti:
- abilitati per le discipline specifiche richieste;
- specializzati per il sostegno;
- in subordine, docenti in possesso del titolo di studio richiesto per l’insegnamento della disciplina.
È importante notare che non possono partecipare all’interpello coloro che sono già stati individuati come destinatari di un contratto a tempo determinato per l’anno scolastico in corso, o coloro che hanno rinunciato a una supplenza da Gps.
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L’interpello sostituisce la messa a disposizione (MaD)?
Questa novità, in parte, sostituisce la pratica della messa a disposizione (MaD), anche se i due meccanismi possono coesistere. Se, dopo l’interpello, non vengono coperti tutti i posti vacanti, i dirigenti scolastici possono comunque fare ricorso alle candidature spontanee presentate tramite MaD. Tuttavia, con gli interpelli, il Ministero dell’Istruzione punta a regolare in maniera più trasparente e centralizzata il conferimento delle supplenze, riducendo la necessità di ricorrere alla Messa a disposizione.
Come tenersi aggiornati sugli interpelli pubblicati?
Per rimanere aggiornati sugli interpelli pubblicati, i docenti devono monitorare regolarmente i siti degli uffici scolastici territoriali di interesse, oltre ai siti delle singole scuole. Gli interpelli vengono pubblicati man mano che si esauriscono le graduatorie provinciali e d’istituto, e le opportunità variano a seconda delle necessità delle singole scuole e province.
L’ordinanza ministeriale n. 88/2024 conferma anche le sanzioni previste per chi rifiuta una supplenza ottenuta tramite interpello. Analogamente a quanto accade per le supplenze conferite da GPS, i docenti che rinunciano a un incarico possono incorrere in limitazioni per futuri incarichi durante l’anno scolastico. È quindi importante considerare attentamente ogni candidatura.
L’interpello per le supplenze docenti 2024 rappresenta una novità importante per il sistema scolastico italiano, fornendo una soluzione alle carenze di personale nelle scuole. Questo strumento permette di estendere le opportunità di lavoro per i docenti che non sono riusciti a ottenere un incarico tramite GaE o GPS e garantisce una maggiore continuità didattica nelle scuole italiane.