Lavoratori domestici. Il 1 gennaio 2024 è entrato in vigore il nuovo accordo siglato l’8 gennaio presso il Ministero del Lavoro tra le organizzazioni sindacali e datoriali per l’aggiornamento dei minimi retributivi destinati a colf, badanti e baby sitter. Questo adeguamento, obbligatorio secondo il contratto nazionale collettivo firmato nel 2020, tiene conto dell’indice di inflazione del 2023. Sebbene l’incremento sia minimo, pari allo 0,56% rispetto al 2023, le nuove tariffe saranno applicabili dal 1 gennaio 2024.
Aggiornamenti per i lavori domestici: le novità recenti
Negli ultimi anni, il panorama normativo del lavoro domestico ha subito importanti cambiamenti, introducendo regolamentazioni mirate per migliorare le condizioni di chi svolge questa tipologia di occupazione. Ecco un riassunto delle principali novità:
- Distinzione nel contratto collettivo dal 2021: A partire dal 2021, il contratto collettivo di lavoro ha introdotto una distinzione specifica tra coloro che gestiscono le attività domestiche in generale e coloro che si occupano della cura diretta di persone all’interno della famiglia. Questo riconoscimento mira a adeguare i diritti e gli obblighi contrattuali alle diverse mansioni svolte dai lavoratori domestici.
- Agevolazioni e indennità aggiuntive: Una particolare attenzione è stata dedicata alle persone disabili e ai lavoratori che si prendono cura di bambini di età inferiore ai sei anni. In tali casi, è prevista un’indennità aggiuntiva, oscillante tra 100 e 116 euro. Inoltre, sono state introdotte agevolazioni per le famiglie con persone non autosufficienti a carico che necessitano dell’assunzione di una seconda badante. Si è anche implementata una riduzione dei contributi per chi assume personale per l’assistenza notturna.
- Permessi per i padri lavoratori domestici dal 2022: Dal 1° gennaio 2022, i padri che lavorano nel settore domestico hanno diritto a 10 giorni di permesso in caso di nascita di un figlio. Questa disposizione, inserita nella legge di bilancio 2022, mira a favorire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
- Direttiva “Trasparenza” dal 13 agosto 2022: A partire dal 13 agosto 2022, è in vigore la direttiva “trasparenza”, la quale impone, con lievi modifiche nel 2023, di comunicare al lavoratore alcune informazioni specifiche sul contratto al momento dell’assunzione. Questo sforzo mira a garantire una maggiore chiarezza e consapevolezza riguardo ai termini del rapporto di lavoro.
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alle esigenze e alle dinamiche in evoluzione del lavoro domestico, cercando di fornire una maggiore tutela e equità per i lavoratori coinvolti.
Chi rientra nei lavoratori domestici?
I lavoratori domestici includono persone impiegate in attività di assistenza e cura all’interno della casa privata. Questa categoria comprende colf (colfaboratrici familiari), badanti e baby sitter.
Cosa prevede il contratto domestico?
Il contratto domestico è regolamentato dal contratto nazionale collettivo firmato nel 2020. Esso prevede gli obblighi e i diritti sia del datore di lavoro che del lavoratore domestico. Inoltre, dal 2021, sono state introdotte distinzioni tra chi si occupa della gestione generale della casa e chi si prende cura di persone all’interno della famiglia.
Quanto prende una colf all’ora in regola?
L’importo della retribuzione oraria per una colf in regola dipende dal livello e dagli eventuali aumenti concordati individualmente. Ad esempio, per una colf di livello B, la retribuzione minima oraria nel 2024 è di 6,62 euro.
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Che differenza c’è tra colf e collaboratrice domestica?
In generale, il termine “colf” è spesso utilizzato come abbreviazione di “colfaboratrice familiare”. La collaboratrice domestica è un termine più ampio che può includere diverse figure impiegate per svolgere compiti domestici, tra cui anche badanti e baby sitter.
In alcuni contesti, i due termini possono essere usati in modo intercambiabile, ma tecnicamente, una collaboratrice domestica potrebbe occuparsi di una varietà di mansioni domestiche.
Come pagare i contributi INPS per i lavoratori domestici?
Per pagare i contributi INPS per i lavoratori domestici, il datore di lavoro deve effettuare i versamenti all’INPS entro le scadenze stabilite. È essenziale tenere conto delle nuove fasce e aliquote contributive, che possono variare in base alle ore settimanali lavorate e alla retribuzione oraria.
Tabella retribuzione minima 2024
Ecco una tabella riassuntiva con gli importi delle retribuzioni per i lavoratori domestici nel 2024, suddivisi in diverse categorie.
Categoria | Livello | Retribuzione mensile (€) | Retribuzione oraria (€) |
---|---|---|---|
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | A | 729,25 | 5,30 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | AS | 861,86 | 6,24 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | B | 928,15 | 6,62 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | BS | 994,44 | 7,03 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | C | 1.060,76 | 7,42 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | CS | 1.127,04 | 7,83 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | D | 1.325,92* | 9,03 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | DS | 1.391,21* | 9,41 |
Conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. a) | Unico | – | 765,71 |
Non conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. b) | A | – | 9,04 |
Non conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. b) | BS | 130,78 | 11,30 |
Non conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. b) | C | – | 11,30 |
Non conviventi (art. 14 – 1° Co, lett. b) | CS | 112,97 | 11,30 |
Assistenza notturna (art. 10) | A | – | – |
Assistenza notturna (art. 10) | AS | – | – |
Assistenza notturna (art. 10) | B | 9,04 | – |
Assistenza notturna (art. 10) | BS | 11,30 | 2,28 |
Assistenza notturna (art. 10) | C | – | – |
Assistenza notturna (art. 10) | CS | 112,97 | 0,66 |
Assistenza notturna (art. 10) | D | – | – |
Assistenza notturna (art. 10) | DS | 112,97 | 0,66 |
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