I contributi colf e badanti possono rappresentare una voce significativa per le famiglie che impiegano personale domestico. Comprendere quali spese siano detraibili e come sfruttare le agevolazioni fiscali è essenziale per ottimizzare i benefici derivanti dall’assunzione di questo tipo di personale.
Contributi colf deducibili o detraibili
Bisogna però fare una precisazione, c’è differenza tra spese deducibili e spese detraibili quando si va a fare la dichiarazione dei redditi:
- le spese deducibili vengono sottratte dal reddito lordo, prima di calcolare le tasse;
- le spese detraibili vengono sottratte dall’imposta da versare, calcolata sul reddito imponibile.
Può capitare che il contribuente abbia sostenuto sia spese deducibili che detraibili: in questo caso le prime ad essere sottratte saranno le spese deducibili.
Quali spese per la badante sono detraibili?
Le spese detraibili per il personale domestico includono principalmente i contributi previdenziali e assistenziali, che rappresentano una quota significativa delle spese detraibili e sono calcolati su base annua, oltre alle retribuzioni versate alla colf o alla badante.
Quali sono i contributi per una colf?
I contributi previdenziali per una colf si dividono in:
- INPS: che gestisce i contributi previdenziali e assistenziali per il personale domestico. I contributi sono divisi tra quelli a carico del datore di lavoro e quelli a carico del lavoratore domestico.
- INAIL: ente assicurativo per gli infortuni sul lavoro. Anche in questo caso, i contributi sono a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore.
Quanti sono i contributi a carico della colf?
Come abbiamo detto, i contributi a carico della colf sono suddivisi tra il datore di lavoro e il lavoratore stesso. Il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi previdenziali e assistenziali all’INPS e all’INAIL, calcolati in percentuale sulla retribuzione lorda pagata al lavoratore domestico. La colf, d’altro canto, contribuisce con una quota che viene trattenuta direttamente dalla retribuzione, relativa al prelievo previdenziale e assistenziale.
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Dove trovare i contributi colf pagati?
I contributi versati devono essere visionati attraverso regolari pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o altre modalità tracciabili. I dati relativi ai contributi versati all’INPS e all’INAIL possono essere reperiti dalle ricevute di pagamento, dai documenti forniti dall’ente previdenziale o attraverso l’area riservata sul sito web dell’INPS.
Quanto si recupera dai contributi colf?
Sono deducibili dal reddito i soldi effettivamente versati nell’anno precedente fino ad un importo massimo di euro 1.549,37 annui.
Nel caso di assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute, per un importo massimo di 2.100 euro l’anno, solo nel caso di un reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro. La deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per l’assistente familiare.
Come detrarre i contributi colf?
La detrazione fiscale dei contributi colf avviene attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico), indicando gli importi pagati per i contributi previdenziali e assistenziali nell’apposita sezione dedicata alle detrazioni.
È fondamentale conservare la documentazione relativa ai pagamenti effettuati, come ricevute o estratti conto, per poter supportare la detrazione richiesta in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Consultare un commercialista può essere utile per massimizzare i benefici fiscali e assicurare la conformità con le normative vigenti in materia di detrazioni per il personale domestico.