Negli ultimi mesi, molte voci si sono diffuse riguardo MAD e interpello, ipotizzando un’abolizione della prima. Questa confusione è aumentata con l’introduzione di nuove procedura per il reclutamento dei supplenti, affiancando l’interpello al sistema delle graduatorie. Tuttavia, leggendo attentamente l’ordinanza del Ministero dell’Istruzione, si scopre che le MAD non sono state abolite, ma rimangono uno strumento utilizzabile, soprattutto nei casi in cui le graduatorie ufficiali risultino esaurite.
Graduatorie, MAD e interpello
L’ordinanza del Ministero dell’Istruzione, nello specifico l’Articolo 13, disciplina il conferimento delle supplenze e introduce la procedura dell’interpello per il reclutamento di docenti, utilizzata quando non è possibile coprire le cattedre attraverso le Graduatorie ad Esaurimento (GAE), le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o le graduatorie di istituto.
Tuttavia, l’Articolo 13, comma 23 chiarisce che in caso di esaurimento di queste graduatorie, le scuole possono pubblicare sul proprio sito istituzionale degli avvisi per il reclutamento di docenti, utilizzando proprio le MAD. In pratica, MAD e interpello convivono come strumenti complementari. Questo significa che quando non è possibile trovare un supplente dalle graduatorie ufficiali, le scuole hanno la possibilità di ricorrere a candidati che hanno inviato la MAD.
Abolizione MAD? Cosa dice l’ordinanza
Ecco il passaggio chiave dell’Articolo 13, comma 23 dell’ordinanza:
“Fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, commi 6 e 7, e dal comma 19 del presente articolo, in caso di esaurimento delle graduatorie di istituto le scuole pubblicano sul proprio sito istituzionale specifici avvisi finalizzati al reclutamento di docenti forniti dell’abilitazione – per i posti di sostegno, della relativa specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili – o, in subordine, del titolo di studio; copia degli avvisi viene altresì inviata all’Ufficio scolastico territorialmente competente, che provvede alla pubblicazione sul proprio sito in un’apposita sezione.”
Questo estratto non riporta esplicitamente l’abolizione delle MAD dimostrando chiaramente che, anche con l’introduzione dell’interpello, le Messe a Disposizione continuano a esistere. Le scuole possono continuare a pubblicare avvisi per il reclutamento di docenti, coinvolgendo anche coloro che hanno presentato una MAD.
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Quando vengono usate le MAD?
Le MAD, quindi, entrano in gioco quando le graduatorie ufficiali non sono sufficienti per coprire le supplenze vacanti. In questo caso, i dirigenti scolastici pubblicano avvisi specifici e possono ricorrere a candidati che hanno inviato la MAD, garantendo in questo modo la continuità didattica.
Inoltre, l’ordinanza non prevede alcun divieto o abolizione formale delle MAD, ma integra il loro utilizzo all’interno di un quadro regolamentare che punta a dare priorità agli iscritti nelle graduatorie ufficiali. Le MAD restano uno strumento utile per le scuole che faticano a trovare docenti nelle graduatorie e per i candidati che desiderano offrire la loro disponibilità per incarichi temporanei.
Dunque, MAD e interpello convivono e affiancano le graduatorie. Le scuole possono ancora utilizzarle, soprattutto quando le graduatorie sono esaurite o non sufficienti per coprire tutte le supplenze necessarie. L’ordinanza del Ministero, con l’introduzione dell’interpello, non fa altro che aggiungere una procedura formale che si integra con il sistema già esistente, mantenendo le MAD come un’opzione valida per le scuole.