Maggiorazioni AUU: l’INPS ha creato delle apposite FAQ per rispondere agli utenti e sciogliere i loro dubbi, in relazione in special mondo alle maggiorazioni dell’AUU.
Maggiorazioni AUU: a chi spettano?
Le maggiorazioni spettano a chi:
- ha più di due figli (a 4 figli scatta una ulteriore maggiorazione)
- ha almeno un figlio con meno di 1 anno
- ha più di 3 figli, di cui il maggiore abbia non più di 3 anni, ed un ISEE fino a 43.240 euro
- all’interno del nucleo abbia 1 figlio disabile; (la maggiorazione è valida fino ai 21 anni);
- sia una madre con età inferiore ai 21 anni
- viva all’interno di un nucleo in cui entrambi i genitori lavorano
- sia vedovo/a
- abbia un ISEE non superiore a 25.000,00 e abbia percepito nel corso del 2021 l’Assegno per il nucleo familiare (ANF) . Per questi nuclei è prevista una maggiorazione transitoria
- se la maggiorazione compensativa transitoria avviene in un contesto dove sia presente un disabile, tale maggiorazione è a sua volta incrementata
Le maggiorazioni AUU spettano in automatico?
Alcune maggiorazioni spettano in automatico, per altre è necessario compilare i campi appositi. Nello specifico, per ottenere la maggiorazione è necessario spuntare gli appositi campi:
- quando si è usufruito di ANF nel corso del 2021 e si ha un ISEE non superiore a 25mila euro
- se entrambi in genitori hanno redditi da lavoro
- presenza nell’ISEE di ulteriori figli che però non beneficiano dell’AUU (ad es. perché hanno più di 21 anni)
- in presenza di un figlio disabile
Se ho modificato la domanda AUU aggiungendo il diritto di maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori, ho diritto agli arretrati?
No, la modifica non è retroattiva. Per cui non sarà possibile percepire gli arretrati.
A quanto ammontano le maggiorazioni?
- per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 91,90 euro mensili , con ISEE pari o inferiore a 16.215,00 euro. L’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 16,20 euro per gli ISEE dai 43.240,00 euro in su;
- per ciascun figlio di età inferiore ad un anno l’importo dell’AUU è incrementato nella misura del 50% fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
- per i nuclei familiari con tre o più figli, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 43.240,00 euro (soglia rivalutata per l’anno 2023), spetta un incremento nella misura del 50% per ciascun figlio;
- per ciascun figlio disabile, fino al compimento dei 21 anni gli importi spettanti a titolo di AUU sono maggiorati di una somma pari a 113,50 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 102,70 euro mensili in caso di disabilità grave e a 91,90 euro mensili in caso di disabilità media;
- per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione fissa pari a 21,60 euro per ciascun figlio;
- per i nuclei con 4 figli o più, la maggiorazione forfettaria è pari a 150 euro mensili per nucleo;
- se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro la maggiorazione prevista per ciascun figlio minore ammonta a 32,40 euro mensili per un ISEE pari o inferiore a 16.215,00. L’importo si riduce gradualmente. Non spetta a maggiorazione agli ISEE sopra i 43.240 euro
- l’ammontare della maggiorazione compensativa di natura transitoria eventualmente per gli ex percettori AFN ammonta a 1/3 nell’anno 2024 fino a febbraio del 2025. Dopo di che, dal 1° marzo 2025, tale maggiorazione non spetta più.
Le ragazze madri possono chiedere le maggiorazioni?
Sì, la ragazza madre in possesso dei requisiti per AUU può chiedere le maggiorazioni (eccetto, ovviamente, quella spettante ai nuclei con entrambi i genitori lavoratori).
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Assegno unico genitori separati: come funziona?
Il fatto che i genitori siano separati non incide in alcun modo sul diritto di ricevere le maggiorazioni. Leggi qui per ulteriori informazioni.
Genitori lavoratori: che tipo di contratto?
La maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori viene concessa a prescindere dalla tipologia di contratto. Anche il lavoro a chiamata rientra tra i tipi di contratto ammessi, a patto che il lavoratore presti la sua attività per un periodo prevalente nel corso dell’anno. La maggiorazione però n on spetta ai genitori con ISEE superiori a 43.240 euro.