Mancato rinnovo ISEE corrente: cosa succede se non rinnovo l’ISEE corrente? Come sappiamo, l’ISEE corrente torna utile quando è necessario aggiornare il vecchio ISEE perché parte della nostra situazione patrimoniale è cambiata.
Tuttavia, va aggiornato più frequentemente rispetto a quello ordinario. Il suo mancato rinnovo comporta dunque l’automatico “reset” all’ISEE ordinario, con la conseguenza che il nostro ISEE, essendo quello precedente, sarà quello più alto. Ecco cosa fare in caso di mancato rinnovo dell’ISEE corrente.
Mancato rinnovo ISEE corrente: cosa succede ad ADI?
Nel caso in cui non si rinnovi l’ISEE corrente, il nostro ISEE sarà quello precedente alla presentazione dello stesso.
Se, ad esempio:
- un componente del nucleo famigliare che prima svolgeva un lavoro con contratto a tempo determinato ha ora ottenuto un contratto a tempo indeterminato;
- si cambia lavoro;
- si verifica una interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef;
in tutte queste ipotesi va presentato ISEE corrente, che però va aggiornato. Nell’ISEE corrente è possibile riportare la situazione degli ultimi:
- 2 mesi, quando si tratta di lavoratore dipendente a tempo indeterminato che abbia subìto la perdita, la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa;
- 12 mesi in tutti gli altri casi.
E’ necessario aggiornare ISEE corrente perché si rischia di ritrovarsi con la domanda decaduta, poiché si è superato il limite ISEE.
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ISEE corrente per ADI: perché è importante aggiornarlo?
Se abbiamo presentato l’ISEE corrente perché con ISEE ordinario non rientravamo nei limiti reddituali, è chiaro come sia necessario aggiornarlo, o si rischia di ritornare al vecchio ISEE (quello che non ci permetteva l’accesso al sussidio) e dunque alla decadenza della domanda.
Per quanto è valido l’ISEE corrente?
L’ISEE corrente è valido per sei mesi, per ciò che concerne l’aggiornamento lavorativo o reddituale. Si ricorda, inoltre, che nel caso di variazioni che riguardano la posizione lavorativa, l’attestazione deve essere aggiornata entro due mesi dall’avvenuta variazione