Quando la NASpI è finita, molti disoccupati si trovano senza alcun supporto economico e con poche certezze sul futuro. L’indennità di disoccupazione rappresenta infatti un aiuto fondamentale per chi ha perso il lavoro, ma ha una durata limitata nel tempo. Quando termina, è importante sapere quali sono le opzioni disponibili, come verificare eventuali sostegni alternativi e quali strumenti sfruttare per trovare un nuovo lavoro. In questo articolo approfondiremo tutto quello che c’è da sapere per gestire al meglio questa situazione.
Come faccio a sapere se la NASpI è finita?
Capire la data di scadenza della NASpI è cruciale per non farsi trovare impreparati. La durata dell’indennità dipende dal numero di contributi versati: per ogni mese di contributi maturati negli ultimi quattro anni, spettano due giorni di NASpI. In pratica, si riceve un mese di NASpI ogni quattro settimane lavorate, con un massimo di 24 mesi di durata complessiva. Tuttavia, per sapere con precisione quando finirà il pagamento, è necessario consultare i dati della propria domanda direttamente sul sito dell’INPS. Ecco come fare:
- accedi al portale INPS utilizzando SPID, CIE o CNS;
- vai alla sezione “Tutti i servizi” e seleziona “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI): consultazione domande”;
- clicca su “Dettagli”.
A questo punto, si aprirà una schermata con il prospetto di calcolo della tua indennità. Qui troverai:
- la data di inizio e fine della NASpI;
- gli importi mensili lordi erogati;
- l’ultima mensilità prevista.
Questa sezione è particolarmente utile per pianificare il futuro, calcolando esattamente il momento in cui non riceverai più l’indennità e potrai valutare alternative.
Cosa fare nell’ultimo mese di NASpI?
L’ultimo mese di NASpI è una fase delicata per molti beneficiari. Spesso accade che l’INPS blocchi il pagamento dell’ultima mensilità, generando confusione e incertezza. Questo problema non è universale ma si verifica con una certa frequenza, soprattutto nei seguenti casi:
- posizione aperta in Gestione Separata INPS, anche se inutilizzata da anni;
- partita IVA attiva, anche se non ha avuto fatturato recente.
L’INPS sospende il pagamento per verificare che il beneficiario non abbia svolto attività lavorativa durante il periodo di disoccupazione che potrebbe incidere sull’indennità erogata. Prima di procedere con il saldo, l’ente richiede la comunicazione del reddito presunto annuo. Questo permette di accertare che non vi siano stati compensi incompatibili con la NASpI. Se ti trovi in questa situazione, è sufficiente seguire questi passaggi per ottenere il pagamento:
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
- compila il modello NASpI-Com, indicando il reddito presunto per l’anno in corso. Puoi specificare un importo pari a zero, se non hai lavorato;
- invia il modulo tramite il portale INPS o rivolgiti a un patronato per assistenza;
- una volta ricevuta la comunicazione, l’INPS procederà a liquidare la mensilità entro pochi giorni.
Questa semplice procedura risolve il problema e garantisce che non perdi l’ultima tranche dell’indennità.
Quando finisce la NASpI cosa si può fare?
Terminata la NASpI, purtroppo, non sono previsti ulteriori sussidi di disoccupazione diretti. Tuttavia, è possibile valutare l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI), una misura di sostegno al reddito rivolta alle famiglie in difficoltà economica. Per verificare se hai diritto all’ADI, devi considerare soprattutto i seguenti parametri:
- ISEE familiare inferiore a 9.360 euro;
- reddito complessivo familiare entro i 6000 euro.
È importante tenere presente che l’importo percepito con la NASpI rientra nel calcolo del reddito familiare e può incidere sull’ISEE. Questo potrebbe rendere più difficile il rispetto delle soglie richieste per ottenere l’Assegno di Inclusione. Per questo motivo, anche un ISEE corrente potrebbe generare valori elevati.
Cosa fare una volta finita la NASpI?
Quando la NASpI è finita, oltre a cercare eventuali supporti economici, è fondamentale concentrarsi sulla ricerca di un nuovo lavoro. Fortunatamente, tutti i percettori di NASpI sono già iscritti al SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), una piattaforma che offre strumenti e risorse per reinserirsi nel mercato del lavoro.
Il SIISL è un sistema obbligatorio per chi percepisce la NASpI e offre una serie di servizi utili per la ricerca attiva di lavoro, tra cui:
- accesso a offerte di lavoro mirate alle tue competenze;
- corsi di formazione e riqualificazione professionale, gratuiti e finanziati;
- supporto nell’organizzazione di colloqui con aziende.
Se non hai già familiarità con il portale, puoi accedere con le tue credenziali SPID e consultare tutte le opportunità disponibili nella tua area.
Altri consigli per la ricerca di lavoro
- aggiorna il tuo curriculum: assicurati che sia ben scritto e adeguato alle esigenze del mercato attuale;
- frequenta corsi di formazione professionale: i centri regionali spesso offrono corsi gratuiti in settori richiesti, come tecnologia, assistenza sanitaria e logistica;
- amplia le tue competenze digitali: le competenze informatiche sono sempre più richieste, anche per mansioni tradizionali;
- rivolgiti ai Centri per l’Impiego: questi uffici forniscono orientamento, supporto nella ricerca di lavoro e formazione.
La fine della NASpI rappresenta un momento critico, ma non deve trasformarsi in una situazione senza via d’uscita. Pianificando con attenzione, sfruttando piattaforme come il SIISL e verificando eventuali aiuti come l’Assegno di Inclusione, puoi affrontare con maggiore serenità questa fase di transizione. Parallelamente, investi nella tua crescita professionale per aumentare le opportunità di trovare un nuovo lavoro stabile e soddisfacente.