Il bonus asilo nido potrebbe andare incontro ad un allargamento di platea. Il governo ha preso la decisione di rivedere alcune delle condizioni per ottenere il bonus: ora potrebbero fruirne un maggior numero di persone.
Bonus asilo nido: le modifiche
Le modifiche apportate al Bonus nido sono principalmente due:
- abolita la necessità di un secondo figlio a carico (prima bisognava avere almeno due figli a carico di cui uno dei due con non più di 10 anni);
- abolito il calcolo del bonus nell’ISEE; che invece fino ad oggi andava a influenzare le fasce di reddito.
Ora i nuovi requisiti sono:
- essere residenti in Italia;
- avere un figlio a carico con meno di 3 anni;
- essere cittadini dell’Unione Europea o possedere un permesso di soggiorno regolare.
Importi nuovo bonus asilo nido
Invariati rimangono invece gli importi, che sono da un massimo di 3600 euro a un minimo. L’importo massimo che si può ricevere attraverso il bonus nido rimane invariato: fino a 3.600 euro all’anno. La cifra dipende sempre dalla fascia di reddito della famiglia, ovvero:
- famiglie con Isee fino a 40.000 euro: possono ottenere 3.600 euro all’anno;
- famiglie con Isee superiore a 40.000 euro o senza Isee: avranno diritto a 1.500 euro all’anno.
Come presentare la domanda per il Bonus nido
La domanda va presentata a INPS nell’area dedicata entro il 31 dicembre di ogni anno seguendo procedura. La domanda deve essere presentata all’INPS entro il 31 dicembre, seguendo questa procedura:
accedere al sito INPS:
- indicare se il nido è pubblico o privato: fornire i dati dell’asilo e la tipologia, se pubblico o privato;
- indicare il nome e il codice fiscale della struttura;
- allegare la documentazione: una volta che hai iniziato la procedura online, sarà necessario caricare i documenti che provano l’avvenuto pagamento della retta, quali ricevute, attestazioni, etc.
Come viene erogato il bonus asilo nido?
Il bonus asilo è un bonus a rimborso: una volta che la domanda verrà inviata e verificata, INPS inizierà a erogare le somme che varranno a coprire la retta dell’anno precedente e non per quello in corso.
Per l’anno in corso, a coprire le spese, ci penserà il bonus asilo dell’anno successivo.
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Il bonus asilo in Europa
L’Italia non ha, tuttavia, ancora raggiunto gli obiettivi, nonostante gli sforzi per mettersi in pari con gli altri Paesi d’Europa.
L’Unione Europea raccomanderebbe che almeno il 45% dei bambini sotto i 3 anni dovrebbe avere la possibilità di frequentare un asilo nido: solo il 33% dei bambini, lo scorso anno, aveva però accesso a questi servizi. –