Pagamenti Naspi novembre 2024: il calendario dei pagamenti dell’indennità di disoccupazione.
Pagamenti Naspi novembre 2024: il calendario
La Naspi non ha giorni fissi in cui viene pagata. Ogni mese, INPS comunica i giorni di pagamento, e lo fa solitamente entro la prima metà del mese.
Ad oggi, 8 novembre, INPS ha comunicato che il pagamento avverrà a partire dal 13. Da tale data, inizieranno i pagamenti, e le erogazioni seguiranno l’ordine di presentazione delle domande dei vari richiedenti.
Le novità Naspi 2024
Ricordiamo che a partire dal 2024, la soglia di cumulabilità della NASpI con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato è stata incrementata a 8.500 euro. Questo significa che i beneficiari possono percepire redditi da tali attività fino a questo limite senza perdere il diritto all’indennità. Per il lavoro autonomo, la soglia rimane invariata a 5.500 euro.
Si tratta di un importante incremento, visto che estende implicitamente la fruibilità del sussidio a redditi che prima sarebbero invece rimasti altresì esclusi.
Naspi: l’evoluzione storica
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’indennità di disoccupazione italiana istituita nel 2015 per sostituire le precedenti forme di sussidio, come l’ASpI e la Mini-ASpI. Questa riforma faceva parte del Jobs Act, una serie di interventi legislativi promossi con l’obiettivo di riformare il mercato del lavoro e migliorare le misure di supporto ai lavoratori disoccupati.
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Le origini della NASpI: dal sussidio di disoccupazione alla riforma del Jobs Act
Il percorso che ha portato alla NASpI è il risultato di vari tentativi di rafforzare e migliorare gli strumenti di sostegno al reddito per chi perdeva il lavoro. Storicamente, il sistema italiano di ammortizzatori sociali si è evoluto in risposta a esigenze economiche e sociali sempre più pressanti, ma era caratterizzato da complessità e frammentazione:
- Anni ‘90: venivano fornite tutele di disoccupazione di base per i lavoratori, ma i criteri di accesso e gli importi erano poco adeguati, e il sistema risultava limitato in termini di durata.
- Anni 2000: si è iniziato a parlare di riforme per migliorare la protezione dei lavoratori, soprattutto con la crisi economica che ha messo in evidenza l’insufficienza degli ammortizzatori sociali esistenti.
- 2012: con la riforma Fornero (Legge n. 92/2012), nasce l’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) e la Mini-ASpI per i lavoratori con contratti brevi, pensate per rafforzare la tutela e avvicinarla agli standard europei. L’ASpI introduceva un sussidio temporaneo per chi perdeva involontariamente il lavoro, ma aveva ancora alcuni limiti e lacune per coprire situazioni specifiche.
Quale è la finalità della NASpI
Fin dalla sua istituzione, l’obiettivo primario della NASpI è stato quello di offrire un sostegno al reddito più completo e flessibile rispetto alle forme di disoccupazione precedenti. La NASpI ha contribuito a:
- Ridurre il divario di protezione tra i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e quelli a termine o stagionali.
- Incentivare il reinserimento lavorativo: oltre al sussidio, il sistema NASpI prevede la possibilità di mantenere il beneficio anche in caso di contratti a tempo parziale, facilitando il rientro progressivo nel mercato del lavoro.