Per coloro che dipendono dalla pensione invalidità civile, cecità e sordità, possedere la propria casa non deve più essere causa di preoccupazione finanziaria. Grazie alla circolare n. 74/2017 dell’INPS, la prima casa non è più considerata un elemento di reddito nell’assegnazione di queste importanti pensioni.
Cosa cambia nel 2024 per le pensioni di invalidità?
Il 2024 ha portato alcuni importanti cambiamenti per le pensioni di invalidità, soprattutto per quanto riguarda i criteri di valutazione del reddito per l’assegnazione di tali prestazioni. Le modifiche hanno lo scopo di migliorare l’accesso alle pensioni di invalidità per coloro che ne hanno diritto, assicurando una maggiore equità e considerazione delle effettive condizioni economiche dei richiedenti.
Esclusione reddito della prima casa pensione invalidità
A partire dal 1 gennaio 2017, una significativa novità è entrata in vigore per le pensioni di invalidità, riguardante l’esclusione del reddito derivante dalla casa di abitazione ai fini del diritto alle prestazioni. Questo cambiamento, introdotto tramite la circolare INPS n. 74/2017, ha un impatto diretto sul calcolo delle pensioni di invalidità civile, cecità e sordità.
Contesto delle novità del 2017
Le innovazioni introdotte riguardanti le pensioni non si limitano all’esclusione del reddito della casa di abitazione. Tra i cambiamenti citati dall’INPS figurano:
- il cumulo contributi gratuito;
- l’abolizione di penalizzazioni;
- l’anticipo pensionistico APE;
- le agevolazioni per lavori gravosi;
- il prepensionamento precoce;
- l’aumento delle quattordicesime;
- la proroga dell’opzione donna.
Questi aggiornamenti mirano a migliorare le condizioni e le agevolazioni per i pensionati.
Quali redditi da considerare per invalidità civile?
Una delle modifiche principali riguarda i redditi da considerare nel calcolo del diritto alle pensioni di invalidità civile. Nel 2024, l’INPS ha introdotto criteri più precisi e aggiornati per valutare il reddito dei richiedenti, al fine di garantire che le pensioni siano assegnate in base alle reali necessità economiche delle persone con disabilità.
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Coloro che desiderano ottenere l’assegno di invalidità civile devono rispettare determinati limiti reddituali. Per l’anno corrente, il limite massimo di reddito consentito è fissato a 5.725,25 euro. Tuttavia, è fondamentale comprendere quali tipi di redditi vengono considerati nel calcolo del reddito rilevante.
Definizione del reddito rilevante
Il reddito rilevante è determinato considerando i redditi di qualsiasi natura, calcolati ai fini dell’IRPEF, al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. Ciò significa che vengono inclusi nel calcolo tutti i redditi, come stipendi, rendite da investimenti, redditi da affitto, ecc., al netto delle spese deducibili e delle tasse pagate.
Esclusioni dal calcolo del reddito
Tuttavia, alcuni redditi non vengono presi in considerazione nel calcolo del reddito rilevante per l’assegno di invalidità civile. Questi includono l’importo stesso dell’assegno mensile, le rendite INAIL, le pensioni di guerra e l’indennità di accompagnamento.
Inoltre, come recentemente stabilito, anche il valore della casa di abitazione è stato escluso dalla valutazione del reddito.
Valutazione del reddito per il percettore del sostegno economico
È importante sottolineare che la valutazione del reddito viene effettuata unicamente nei confronti del percettore dell’assegno di invalidità civile, e non si tiene conto del reddito del coniuge o di altri membri della famiglia. Se il reddito del richiedente soddisfa il requisito prestabilito, l’assegno viene corrisposto in misura piena, senza alcuna riduzione anche nel caso in cui il reddito superi il limite massimo previsto.
Impatto delle novità sulle pensioni di invalidità
Queste modifiche normative non solo riflettono un cambiamento di prospettiva giuridica, ma hanno anche un impatto tangibile sulle persone che dipendono dalle pensioni di invalidità, tra cui quelle destinate a individui con inabilità civile, cecità e sordità. L’esclusione del reddito della casa di abitazione può influenzare significativamente il calcolo delle pensioni e migliorare l’accesso alle prestazioni per coloro che ne hanno diritto, garantendo una valutazione più accurata delle loro effettive condizioni economiche.