La Riforma dello Sport ha cambiato la tassazione dei premi sportivi assegnati agli atleti per i risultati ottenuti nelle competizioni. Questi cambiamenti sono entrati in vigore dal 1° luglio 2023 e hanno impattato su come vengono tassati, sui soggetti coinvolti e sui doveri fiscali. Ci sono però ancora alcuni dubbi in merito, nonostante la riforma sia in vigore da molti mesi, quindi è bene fare chiarezza su alcuni punti che riguardano i premi sportivi.
Come funziona la tassazione associazioni sportive
Secondo l’articolo 36 del D. Lgs. 36/2021 “Decreto legislativo di Riforma dello Sport”, i premi dati ai giocatori dilettanti, come atleti o allenatori, per le loro performance nelle competizioni sportive nazionali o internazionali hanno un trattamento fiscale diverso. Questi premi sono considerati come tali in base all’articolo 30, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.
Fiscalità società sportive, cosa dice il decreto
“Le somme versate a propri tesserati, in qualità di atleti e tecnici che operano nell’area del dilettantismo, a titolo di premio per i risultati ottenuti nelle competizioni sportive, anche a titolo di partecipazione a raduni, quali componenti delle squadre nazionali di disciplina nelle manifestazioni nazionali o internazionali, da parte di CONI, CIP, Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva, Associazioni e società sportive dilettantistiche, sono inquadrate come premi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.”
Cosa cambia Riforma dello Sport?
Ecco cosa è cambiato e cosa bisogna sapere riguardo ai premi sportivi.
Chi li assegna
I premi vengono dati da organizzazioni come il CONI, il CIP, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva, le Associazioni e le società sportive dilettantistiche.
Chi li riceve
Gli atleti o allenatori tesserati che operano nell’ambito dilettantistico, anche volontariamente. Queste regole non si applicano ad altre figure al di fuori di queste, anche se coinvolte nello sport, è necessario soddisfare i requisiti richiesti per ottenere i premi sportivi.
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Cosa riguardano?
I premi sono solo per i risultati ottenuti nelle competizioni sportive o per partecipare ai raduni come parte delle squadre nazionali, sia a livello nazionale che internazionale. Si presume che questa regola si applichi anche ai premi in beni o servizi, non solo in denaro.
Come vengono tassati i compensi sportivi
I premi sono soggetti a una tassazione fiscale del 20%. Chi riceve il premio non deve dichiararlo come reddito e non sarà tassato ulteriormente. L’organizzazione che assegna il premio può decidere di pagare la tassa al posto del ricevente. Ad esempio, se un premio è di 1000 euro con una tassa di 200 euro, il beneficiario riceve 1000 euro e l’organizzazione paga i 200 euro di tassa. La tassa pagata dall’organizzazione, se non recuperata, non può essere dedotta come spesa. Inoltre, i premi non sono soggetti a contributi previdenziali.