Si chiama “PAL”, ovvero Prestazione di accompagnamento al Lavoro, ed è il sussidio “complementare” alla GIL.
GIL si rivolge a nuclei familiari al cui interno vi siano:
- over 60
- minori di 3 anni
- disabili.
Le tre condizioni sopraindicate possono coesistere alternativamente, o tutte insieme, o in tutte le loro combinazioni.
Per tutto il 2023, queste famiglie, continueranno comunque a fruire del Reddito di cittadinanza. Solo a partire da gennaio 2024, invece, potranno contare su GIL.
Viene da sé che alcuni gruppi di persone resterebbero, per forza di cose, esclusi dalla GIL, non potendo quindi fruire del beneficio. E’ proprio per tali ragioni che l’attuale Governo ha pensato a un altro sussidio, di natura diversa (e anche di ammontare differente). Il sussidio in questione si chiama PAL: Prestazione di accompagnamento al Lavoro.
Della GIL ne abbiamo già largamente parlato, vediamo ora invece cosa è PAL e cerchiamo di conoscerla da più vicino.
PAL: si rivolge a platee di persone dai 18 ai 59 anni
La Prestazione di accompagnamento al lavoro si rivolge a quelle persone che non rientrano nei requisiti previsti per la Garanzia per l’Inclusione.
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Vi avranno diritto tutti coloro che perderanno il Reddito allo scadere del 7° mese e che non rientrano nei requisiti della Garanzia per l’inclusione. Come abbiamo sopra accennato, infatti, coloro che rientrano nei requisiti GIL sono comunque “coperti” fino a fine anno e continueranno normalmente a percepire il Reddito fino a dicembre 2023.
In sostanza, PAL si rivolge a tutte le altre famiglie che al loro interno non hanno un over 60, un disabile o un bambino sotto i 3 anni.
Prestazione di accompagnamento al lavoro: i patti
RdC sì, ma per solli 7 mesi: queste le condizioni poste dal governo nella nuova bozza. Dopo di che, i fruitori RdC passeranno alla PAL, ovvero la Prestazione di accompagnamento al lavoro. Viene inoltre specificato che la PAL verrà riconosciuta solo fino al 31 dicembre 2023, quando invece verrà sostituita da GAL.
PAL è dunque, in tutto e per tutto, una misura transitoria garantita a quanti rientrino nei requisiti per la PAL, e cioè quei soggetti tra i 18 ed i 59 anni, senza disabili a carico o figli sotto i 3 anni. In una sola parola: gli occupabili.
Chi invece ha figli a carico sotto i 3 anni, disabili, o over 60, fino al 31 dicembre 2023 verrà ancora tutelato dal Reddito di Cittadinanza, per poi passare sotto la tutela sussidiaria di GIL.
Tutti i soggetti che rientrano nei requisiti per la PAL, al fine di poterla percepire, dovranno anche sottoscrivere un Patto per il lavoro. Alla sottoscrizione di tale patto, deve anche essere unita una misura di politica attiva.
Sono misure di politica attiva:
- lavori socialmente utili
- corsi di formazione
- servizio civile
L’aver aderito a una misura di politica attiva e l’aver sottoscritto un patto, dovrà essere dimostrato mediante la relativa certificazione da presentare al Centro per l’impiego.
Importi della PAL e termini per la domanda
L’importo della PAL viene riconosciuto per singolo individuo e non più per nucleo famigliare: si tratta di appena 350 euro mensili per il primo componente, mentre dal secondo in poi, sarà possibile percepire una somma che sia pari e non superiore a quella percepita in precedenza. Facciamo un esempio pratico.
Esempio: se un nucleo familiare percepiva 500 euro mensili con Reddito di cittadinanza, adesso il primo componente percepirà 350 euro con PAL, cui aggiungerne ulteriori 150 euro dal secondo componente in poi (350+150=500).
Come abbiamo accennato, la PAL sarà attiva sin da subito (una volta approvata la bozza del decreto) al settimo mese di Reddito di cittadinanza. La domanda per ricevere la PAL va presentata il mese antecedente alla scadenza.
Facciamo un esempio pratico: chi percepirà il 7° mese a luglio, dovrà presentare la domanda entro e non oltre il 30 giugno.
PAL: domande frequenti
Diversi utenti ci hanno chiesto alcune delucidazioni in merito ad alcuni aspetti della PAL: quanto dura? Come si calcola la Prestazione di accompagnamento sulla base dei componenti? Cerchiamo di proporre degli esempi.
Come detto, PAL è una misura transitoria cui accedono coloro che arrivano alla scadenza del 7° mese di percezione RdC e si trovano in una condizione di occupabilità. E’ una misura transitoria e durerà fino al 31 dicembre 2023.
Esempio 1: nucleo familiare composto da 2 adulti, senza figli.
In questo caso, il primo adulto percepisce 350 euro, il secondo percepirà una somma fino a compensazione di quanto percepivano precedentemente con Rdc. Quindi, un nucleo familiare che con RdC percepiva 500 euro, ora percepirà 350 euro (primo adulto) + 150 (secondo adulto cui viene solo corrisposta una somma a compensazione).
Esempio 2: nucleo familiare con 2 adulti e un figlio sopra i 3 anni
La stessa cosa vale per un nucleo con 2 adulti e un figlio sopra i 3 anni. Essendo PAL un semplice “prolungamento” del RdC con la sola aggiunta dell’onore della sottoscrizione dei patti per il lavoro e le misure di politica attiva, i nuclei famigliari RdC continueranno a percepire la medesima somma fino a fine anno.