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Reddito di libertà, ausilio per donne vittime di violenza

Innalzata la soglia mensile di pagamento per le donne vittime di violenza da 400 a 500 euro, arrivando a un Bonus 6000 euro annuale.

di Redazione
5 Marzo 2025
in Bonus
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Il “Reddito di Libertà” innalzato a 6000 euro contro i 4800 euro fino allo scorso anno. Si tratta di un importante aiuto che mira a sostenere le donne vittime di violenza, offrendo loro un sostegno finanziario che va oltre l’assistenza occasionale.

Sommario

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  • Che cos’è il reddito di libertà?
  • Quanto dura il reddito di libertà?
  • Requisiti necessari
  • Come fare domanda per il reddito di libertà?
    • Presentazione della domanda
    • Pagamento del reddito di libertà
  • Cumulabilità e compatibilità del Reddito di libertà

Che cos’è il reddito di libertà?

Il reddito di libertà è rivolto alle donne che sono vittime di violenza domestica, una tematica estremamente delicata e purtroppo ancora presente nella società italiana, che ha visto un picco significativo durante il Covid-19.

Il problema della violenza sulle donne è purtroppo una realtà tangibile nel nostro paese. Molte donne, coraggiosamente, riescono a denunciare e a ottenere il supporto di cui hanno bisogno per allontanarsi da situazioni pericolose. Tuttavia, molte altre donne si trovano in condizioni di difficoltà economica che le rendono vulnerabili e impediscono loro di allontanarsi da tali situazioni.

È in questo contesto che nasce il concetto del “Reddito di libertà” destinato alle donne vittime di violenza che si trovano in difficoltà economica. Questo programma offre loro uno stipendio mensile che favorisce la loro indipendenza finanziaria e promuove l’autonomia.

Quanto dura il reddito di libertà?

Il bonus prevede un sostegno economico erogato per un anno, con un valore complessivo di 6000 euro suddiviso in 12 mensilità da 500 euro. Le istituzioni italiane hanno stanziato circa 10 milioni di euro per ciascuno degli anni che vanno dal 2024 al 2026, al fine di garantire il supporto a tutte le donne che hanno subito violenza e che si trovano in gravi difficoltà economiche.

Requisiti necessari

Il Reddito di libertà è stato istituito attraverso il decreto rilancio, che fa riferimento direttamente al fondo per le donne vittime di violenza, creato nel dicembre del 2020. Tuttavia, ci sono requisiti specifici che le donne devono soddisfare per poter accedere a questo bonus.


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  • Innanzitutto, è necessario essere residenti in Italia e possedere la cittadinanza italiana. In alternativa, è richiesto un permesso di soggiorno in corso di validità.
  • Per inoltrare la richiesta di reddito di libertà, le donne devono anche aver avviato il processo per le vittime di violenza, il quale comporta la richiesta di rifugio presso gli appositi centri antiviolenza presenti nelle diverse Regioni italiane e garantiti dai servizi sociali.
  • Inoltre, oltre alla condizione di difficoltà economica, bisogna certificare i bisogni e le urgenze della richiedente. Questo processo di verifica è fondamentale per garantire che il sostegno venga erogato alle donne che ne hanno veramente bisogno.

Il Reddito di Libertà è un bonus che si spera sia destinato a poche persone, poiché significherebbe che la violenza sulle donne è in diminuzione. Tuttavia, è innegabile che c’è ancora molto bisogno di questo tipo di sostegno oggi. È un passo importante verso la creazione di un ambiente in cui le donne non debbano più sopportare la violenza e possano invece godere della libertà e dell’indipendenza finanziaria che meritano.

Come fare domanda per il reddito di libertà?

Il Reddito di libertà è un beneficio erogato dall’INPS. Per richiederlo, bisogna presentare apposita domanda dal 18 aprile 2025 fino al 31 dicembre 2025. Le domande 2024 incapienti, invece, possono essere ripresentate per tramite dei comuni dal 5 marzo al 18 aprile 2025.

Presentazione della domanda

La domanda per il Reddito di libertà deve essere presentata all’INPS per il tramite degli operatori comunali del Comune di riferimento.

Pagamento del reddito di libertà

Durante la procedura di presentazione della domanda, è necessario specificare l’IBAN su cui si desidera ricevere gli importi del Reddito di libertà. Questa modalità di pagamento garantisce che il sostegno finanziario raggiunga direttamente la beneficiaria.

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Una volta inoltrata la domanda, è possibile monitorare l’esito attraverso la piattaforma dell’INPS. Gli stati che possono comparire includono:

  1. “Accolta in pagamento”: questo stato indica che la domanda è stata accettata e che i pagamenti saranno effettuati.
  2. “Accolta in attesa di IBAN”: questo stato potrebbe verificarsi se l’esito della domanda è negativo, ad esempio a causa di documentazione insufficiente o errori nella procedura. In questo caso, è necessario fornire l’IBAN corretto per procedere con il pagamento.
  3. “Non accolta per insufficienza di budget”: se il bilancio destinato al Reddito di libertà è esaurito o insufficiente per soddisfare tutte le richieste, alcune domande potrebbero essere respinte. Tuttavia, è possibile che queste domande vengano riesaminate in futuro, ad esempio se vengono respinte altre richieste o vengono stanziati ulteriori fondi.

Cumulabilità e compatibilità del Reddito di libertà

Il Reddito di libertà rappresenta un importante sostegno per le donne vittime di violenza domestica, ma è fondamentale conoscere la sua cumulabilità e compatibilità con altri strumenti di sostegno al reddito. Fortunatamente, questo beneficio può essere accumulato e combinato con vari altri programmi di assistenza finanziaria, tra cui:

  1. ADI: le donne che ricevono il Reddito di Libertà possono ancora essere idonee per il ADI se soddisfano i requisiti di entrambi i programmi.
  2. NASpI: chi è beneficiario del NASpI può richiedere anche il Reddito di Libertà per ottenere ulteriore supporto.
  3. Cassa integrazione guadagni (CIG): Le donne che ricevono la CIG possono comunque richiedere il Reddito di Libertà se si trovano nella situazione di vittime di violenza domestica.

Questa compatibilità e cumulabilità dei benefici finanziari è fondamentale per garantire un adeguato sostegno alle donne vittime di violenza domestica. Le diverse fonti di assistenza finanziaria consentono alle donne di affrontare le loro esigenze economiche in modo più completo, contribuendo così a promuovere il loro recupero e la loro indipendenza.

In ogni caso, è importante verificare le normative specifiche e i requisiti per ciascun programma di sostegno al reddito, in modo da garantire che le richiedenti soddisfino tutti i criteri necessari per ricevere i benefici. La combinazione di questi programmi può rappresentare un passo significativo verso la creazione di un ambiente più sicuro e protetto per le donne vittime di violenza domestica, consentendo loro di costruire un futuro più stabile e indipendente.

Tags: reddito di libertà
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