Arriva un nuovo sostegno per le famiglie del Mezzogiorno: si tratta del Reddito di Povertà. Il sussidio si rivolge alle famiglie con ISEE sotto i 5mila euro. Le donne vittime di violenza e le ragazze madri avranno un punteggio extra in graduatoria che darà loro la precedenza. Vediamo come funziona.
Reddito di povertà: requisiti
Un ISEE sotto i 5mila euro è presupposto principale per ottenere il reddito di povertà. Le donne vittime di violenza e le ragazze madri otterranno un punteggio extra in graduatoria finale.
Il contributo sarà corrisposto solo in cambio della partecipazione dei richiedenti a progetti di lavoro socialmente utile. Verranno stilate apposite graduatorie, sulla base dei presupposti prima menzionati, quindi:
- reddito fino a un massimo di 5000 euro. Minore è il reddito, maggiori i punti attribuiti;
- numero di figli: anche qui, maggiore il numero di figli, maggiore il punteggio; ad esempio, 3 familiari corrispondono a 3 punti, 5 a 5 punti e via dicendo, per nucleo.
- essere donna vittima di violenza dà diritto all’attribuzione di punti extra, così come essere ragazza madre;
- vivere in casa d’affitto, con contratto regolare, darà diritto a 3 punti.
Si stima che i beneficiari saranno circa 10mila.
Quando viene erogato il reddito di povertà? Le domande sono già aperte dal 25 febbraio, e il bando gestito dall’Irfis, che si occuperà sia della piattaforma informatica a cui inviare le domande che delle graduatoria. Si ricorda che potranno essere inoltrate fino alle 17:00 del 15 aprile 2025.
Il presidente della Regione Schifani ha affermato: “Il contributo rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato. Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato. Questo intervento non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro”
Come presentare domanda per il reddito di povertà?
La domanda di contributo va presentata esclusivamente per via telematica sul portale Irfis accedendo all’apposita piattaforma dedicata mediante SPID di livello 2 o Carta nazionale dei Servizi CNS.
Alla domanda devono essere allegati:
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- copia di valido documento di riconoscimento del richiedente;
- in caso di domanda presentata mediante soggetto delegato o rappresentate, nei casi in precedenza indicati, apposita delega rilasciata dal richiedente il contributo e da questi sottoscritta con firma autografa o digitale e il documento di riconoscimento del delegato o rappresentante;
- in caso di domanda presentata tramite tutore, curatore o amministratore di sostegno del richiedente, dovrà essere allegato anche il documento attestante i poteri di rappresentanza;
- a pena di inammissibilità, dovrà essere allegato il certificato ISEE 2025 relativo alla situazione patrimoniale e reddituale dell’anno 2023.nte SPID di livello 2 o Carta nazionale dei Servizi CNS.
Gli altri aiuti in arrivo
Il reddito di povertà potrebbe non essere l’unico contributo per le fasce meno abbienti del Mezzogiorno.
Anche l’Ars sta per approvare con un emendamento, presentato da Marianna Caronia (Noi Moderati), che prevede la creazione del nuovo Fondo Sicilia – Sezione specializzata per il sostegno finanziario alle famiglie, presso l’Irfis.
La dotazione iniziale è di 4 milioni: “Questo fondo mira rispondere alle difficoltà economiche derivanti dal costante aumento del costo della vita offrendo prestiti senza interessi per un massimo di 15.000 euro, rimborsabili in cinque anni con un periodo di pre-ammortamento di 18 mesi”, ha dichiraato Caronia al Giornale di Sicilia.