Con l’aumento del costo dell’energia e l’implementazione di misure straordinarie per tutelare le famiglie, il bonus sociale sulle bollette si è affermato come uno strumento fondamentale di sostegno economico. Ma pochi sanno che, in determinate circostanze, l’importo riconosciuto tramite il bonus può generare un credito in bolletta. Questo credito non deve necessariamente essere utilizzato per compensare le bollette future: è possibile richiederne il rimborso in contanti, un’opportunità spesso trascurata, ma prevista dalla normativa.
Cos’è il bonus bollette e a chi spetta
Il bonus bollette è un’agevolazione introdotta per aiutare le famiglie in condizioni economiche difficili o con necessità sanitarie particolari a sostenere i costi dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua. La misura, gestita dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), si articola in due categorie:
- bonus per disagio economico, riservato alle famiglie con ISEE entro specifiche soglie;
- bonus per disagio fisico, destinato ai nuclei familiari con componenti che necessitano di apparecchiature elettromedicali salvavita.
Quali sono gli importi del bonus bollette 2025?
Gli importi del bonus bollette variano in base al tipo di fornitura (luce, gas, acqua), alla composizione del nucleo familiare e, per il gas, anche alla zona climatica. Di seguito una sintesi dei valori aggiornati:
Bonus elettrico
L’importo annuale è calcolato in base al numero di componenti del nucleo:
- 1-2 componenti: 167,90 euro;
- 3-4 componenti: 219,00 euro;
- oltre 4 componenti: 240,90 euro.
Lo sconto viene ripartito sulle bollette elettriche dei 12 mesi successivi all’attivazione.
Bonus gas
L’importo varia in base a numero di componenti, utilizzo del gas e zona climatica. Alcuni esempi per ottobre-dicembre 2024:
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- uso cucina/acqua calda: 11,70 euro/trimestre;
- uso riscaldamento (fino a 4 componenti, zone fredde): fino a 53,10 euro;
- uso combinato (oltre 4 componenti, zone rigide): fino a 66,60 euro.
Bonus idrico
Prevede uno sconto sul consumo minimo vitale: 50 litri al giorno per persona. L’importo varia in base alle tariffe del gestore idrico locale.
Bonus extra 2025
Dal 1° aprile 2025 è attivo un bonus straordinario da 200 euro, riconosciuto automaticamente in bolletta alle famiglie con ISEE fino a 25.000 euro che già ricevono il bonus sociale. Chi non lo riceve deve presentare la DSU per accedere al beneficio.
Quando la bolletta ha un importo negativo e cosa significa
Se ricevi una bolletta con saldo negativo, significa che hai maturato un credito nei confronti del tuo fornitore. Questo può accadere in diverse situazioni:
- il tuo consumo effettivo è stato inferiore a quanto stimato o fatturato in precedenza;
- hai ricevuto un bonus sociale di importo superiore alla somma dovuta nella bolletta;
- hai effettuato pagamenti anticipati, ad esempio tramite acconti superiori al consumo reale.
In condizioni standard, questo credito viene automaticamente compensato nelle bollette successive. Tuttavia, molti utenti non sanno che possono richiederne la restituzione in contanti o tramite bonifico, qualora lo preferiscano.
Quando si può chiedere il rimborso in contanti del credito in bolletta?
Il rimborso in contanti del credito è previsto in tutte le situazioni in cui l’utente risulti a credito nei confronti del fornitore, incluse quelle derivanti da bonus sociali. In particolare, si può fare richiesta se:
- la bolletta mostra un saldo negativo per uno o più mesi consecutivi;
- il contratto è stato chiuso o cessato, ma c’è ancora un credito residuo;
- si preferisce ricevere l’importo direttamente invece di attendere la compensazione con le future bollette.
È importante sottolineare che la restituzione del credito è un diritto dell’utente, anche se non sempre chiaramente pubblicizzato dai gestori.
Come richiedere il rimborso del bonus bollette in contanti
Per richiedere il rimborso del credito accumulato in bolletta è necessario contattare il servizio clienti del proprio fornitore. I canali generalmente disponibili sono:
- area clienti online o app del fornitore;
- indirizzo e-mail o PEC indicati sul sito ufficiale;
- numero verde del servizio clienti;
- sportelli fisici, se previsti dal gestore.
Alcuni gestori forniscono un modulo standard da compilare. Solitamente vengono richiesti:
- copia della bolletta con indicazione del credito;
- documento d’identità dell’intestatario del contratto;
- codice IBAN per l’accredito tramite bonifico.
La documentazione può essere inviata attraverso: upload diretto sull’area clienti, invio via email o PEC, raccomandata A/R, se richiesto.
Quali sono le modalità di rimborso previste?
Ogni fornitore può prevedere diverse modalità per l’erogazione del rimborso. Le più comuni sono:
- bonifico bancario, con accredito sul conto corrente intestato all’utente;
- assegno non trasferibile, inviato all’indirizzo dell’intestatario della fornitura;
- ritiro presso punti convenzionati, come ricevitorie o esercizi autorizzati, previa presentazione del documento d’identità e della comunicazione ricevuta.
Nel caso in cui il pagamento delle bollette avvenga tramite domiciliazione bancaria, è frequente che il credito venga accreditato automaticamente sul conto utilizzato per l’addebito. Tuttavia, non è una regola universale: è sempre consigliabile contattare il proprio fornitore per verificare la prassi seguita.
Quali sono i tempi per ricevere il rimborso?
Le tempistiche per l’erogazione del rimborso possono variare in base al fornitore e alla modalità scelta. In linea generale:
- per il bonifico bancario, i tempi vanno da 15 a 30 giorni dalla ricezione della richiesta completa;
- per l’assegno cartaceo, possono essere necessari fino a 60 giorni;
- per il ritiro presso punti convenzionati, il tempo dipende dalla notifica del gestore, ma in genere è inferiore ai 15 giorni.
Ogni anno milioni di famiglie beneficiano del bonus sociale bollette, ma in pochi sanno che è possibile ricevere in contanti l’eventuale credito maturato. In un contesto economico complesso, ottenere subito la restituzione delle somme a proprio favore può rappresentare un aiuto concreto. Per questo è importante conoscere i propri diritti, leggere attentamente le bollette e non esitare a chiedere il rimborso al proprio fornitore quando se ne ha diritto.