Si alza il prezzo dell’acqua per le famiglie italiane. Secondo il XX Rapporto sul servizio idrico integrato, stilato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, nel 2024 sono arrivati rincari pari al 4% sulle bollette dell’acqua. Per una media di 500 euro spesi a nucleo familiare. E se consideriamo gli ultimi cinque anni il dato è ancora più preoccupante, con aumenti delle tariffe del 23%. Anche se esistono differenze (nette) a seconda delle regioni prese in esame. Vediamo qui sotto tutti i particolari.
Bollette dell’acqua, rincari del 4% per le famiglie
La notizia non è buona, purtroppo. Il costo dell’acqua per le famiglie italiane, già salito vertiginosamente negli ultimi anni, ha fatto un ‘balzo’ del 4% solo nel 2024. Come infatti evidenzia il XX Rapporto sul servizio idrico integrato, curato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, l’anno scorso una famiglia tipo composta da tre persone e consumi di 182 metri cubi ha speso una media di 500 euro. Cioè 19 euro in più rispetto al 2023. Mentre il trend degli ultimi cinque anni ha fatto segnare un +23% netto.Il confronto tra regioni e province
Esistono tuttavia differenze, anche notevoli, a livello regionale e provinciale. Stando sempre al Rapporto dell’Osservatorio, diffuso in vista della Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), il Molise si conferma come regione dove la bolletta dell’acqua pesa di meno sul bilancio familiare: 234 euro nel 2024, dato identico al 2023. Al contrario, è la Toscana a far registrare la spesa più elevata per la bolletta idrica, con 748 euro in media (quindi il 2% in più rispetto all’anno precedente). Quanto ai rincari maggiori che si sono verificati dal 2023 al 2024, i ‘vincitori’ di questa speciale classifica sono Emilia-Romagna e Abruzzo, entrambe con percentuali superiori all’8,5%.
Sostanziali anche le differenze tra province, con Frosinone che nel 2024 si è confermata al primo posto: qui la spesa annua per la bolletta dell’acqua sfiora i mille euro (917 per la precisione), oltre 5 punti percentuali in più in un anno. All’ultimo posto, come provincia più economica, si è piazzata invece Milano (un po’ a sorpresa) con 185 euro di media in bolletta. Mentre Latina, nel Lazio, è la provincia che ha fatto registrare il decremento più significativo, con tariffe che sono costate in media il 37% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. E per finire, i rincari maggiori sono toccati alla provincia di Salerno (oltre il 16% in più), seguita da Novara, Verbania e Rovigo (con percentuali che oscillano tra l’11 e il 13%).
Il problema della dispersione idrica
A pesare sul costo della bolletta idrica, a quanto pare, è anche il dato sugli sprechi di acqua. Stando a quanto riporta dall’Istat, infatti, nel 2022 la dispersione idrica a livello nazionale ha raggiunto il 42,4%, con picchi al Sud e nelle Isole. In Basilicata, ad esempio, oltre il 65% dei volumi d’acqua immessi in rete risultano perduti. E peggiora anche una regione virtuosa come la Valle D’Aosta, che disperde poco meno di un terzo dell’acqua immessa in rete (12 punti percentuali sotto la media nazionale).
Come risparmiare da consumi e bonus
È tuttavia possibile, come evidenzia sempre il Rapporto, risparmiare sulla bolletta dell’acqua riducendo i consumi. Se si ipotizza ad esempio una soglia massima di 150 metri cubi all’anno, la spesa in bolletta scenderebbe a 394 euro, 106 in meno rispetto al valore medio. E per i nuclei familiari di 3 persone, con Isee fino a 9.530 euro, c’è anche l’aiuto fornito dal bonus sociale idrico, che per quest’anno può garantire risparmi di circa 110 euro.
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Insomma, anche se le notizie non sono buone, le famiglie italiane hanno ancora la possibilità di risparmiare quanto più possibile. Adottando un comportamento più virtuoso e responsabile. E sperando poi che nel frattempo, lo Stato, trovi il modo di compiere il suo dovere e abbassi i costi della bolletta idrica.