Storie SFL. Gianna (nome di fantasia, ndr) ci racconta di aver perso la possibilità offertale da diverse proposte di lavoro a causa di SFL. Ecco come e perché.
Storie SFL, Gianna: “Senza pagamenti e ora senza lavoro”
“sono di Messina ho 36 anni.. anche io come molti altri mi sono trovata con la domanda con esito positivo ma con pagamento interrotto sin da subito. Ho ricevuto i pagamenti solo 3 volte in quasi 9 mesi… Non sono mai stata chiamata”.
Gianna ci dice di essersi recata al CPI, ma senza esito: “Ho provato ad avere informazioni all’ufficio dell’impiego e all’INPS. Ovviamente, una fila inutile poiché non sapevano dirmi nulla.. così da prassi ho avuto l’appuntamento per confermare il corso che avrei dovuto frequentare, e poi un’ulteriore aggiornamento al centro dell’impiego”.
Dopo questo, però, Gianna racconta di non aver più saputo nulla: “poi spariti tutti.. ho dovuto rifiutare due lavori con una discreta paga perché mi avevano detto che non avrei potuto lavorare o decadeva la domanda, questo avrebbe comportato la restituzione delle rate ricevute…”
Ora, però, Gianna è senza SFL, e anche senza i possibili impieghi che ha dovuto rifiutare per evitare di essere sanzionata. Un meccanismo contradditorio e che spiazza: quello che dovrebbe essere un sussidio che aiuta il cittadino, è diventato un’arma a doppio taglio.
“Siamo nelle mani di una catena di imbroglioni che non sanno cosa inventarsi la mattina appena svegli”
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SFL: un sussidio zoppicante
SFL, con la sua piattaforma SIISL, sin dagli inizi si è in realtà rivelato insussistente. Ora, preoccupa ancora di più il fatto che anche NASPI sia stato “spostato” su SIISL, cui è ora affidato il compito di mettere in contatto domanda ed offerta.
Ma davvero SIISL, che non è nemmeno stato in grado di adempiere decentemente al suo compito iniziale (quello di occuparsi delle offerte di lavoro per fruitori SFL ed ADI) pretende ora di essere in grado di gestire l’ulteriore, gravoso compito di gestire anche la platea di NASPI? Nell’attesa che le risposte arrivino, e nella speranza che le cose vadano meglio di come sono andate fino ad ora, non ci rimane che lasciare al tempo il compito di darci le dovute risposte.