Storie SFL: un’altra motivazione dietro il mancato inizio di tanti corsi di formazione è giunta in redazione grazie al contributo di un nostro gentile lettore. I corsi SFL stentano a decollare, talvolta, per colpa del fatto che in alcune regioni i corsi non iniziano se non c’è un numero minimo di partecipanti. Prosegue il caos attorno al sussidio.
Storie SFL: i corsi non iniziano
Un nostro utente ci segnala un problema inerente la Regione Lazio: “Se non c’è un minimo di 8 partecipanti, i corsi non iniziano”. Così è stato riferito a Mattia, (ndr, nome di fantasia) che dopo aver fatto il classico orientamento e progetto GOL, non ha più potuto partecipare ai corsi, a causa del limite minimo.
“Se la scuola di formazione non raggiunge il numero stabilito i corsi non partono”, così hanno lapidariamente risposto dalla Regione.
E Mattia, già 58enne, si chiede come sia possibile che un sussidio studiato per aiutare i cittadini a inserirsi nel mondo del lavoro, possa essere strutturato in una tale maniera. “Mi auguro che andremo presto ad elezioni nazionali e regionali per mandare tutti sotto inchiesta”, scrive nella sua mail.
SFL: pagamenti e corsi mai iniziati, ma al Governo tutto tace
SFL ha mostrato tutte le sue lacune e imperfezioni, nel corso di questo primo anno dal debutto. Ma tutto tace ai vertici. Se da un lato SFL è stato entusiasticamente presentato come la soluzione che avrebbe potenzialmente potuto risolvere il problema dell’occupazione in Italia, ha finito invece per dimostrarsi, dall’altro lato, come uno strumento privo di qualsivoglia funzionalità.
Negli scorsi mesi, tanto sono stati i problemi che lo hanno vessato: da un problema di incomunicabilità tra Enti, privi di capacità di organizzazione; fino alle mancate autorizzazione da parte degli Enti formativi a poter materialmente caricare corsi e presenze sul portale (con la conseguenza per i percettori di non ricevere alcun pagamento). E intanto in molte regioni i corsi non iniziano, o stentano a iniziare (come il caso della Sicilia e dei corsi SFL mai iniziati, per alcune famiglie iscritte).
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Per quanto si potrà andare avanti con questa finzione? Forse, pare, all’infinito, visto che l’attuale classe politica continua a trincerarsi dietro muri di silenzio, dando false speranze ai fruitori del sussidio.