Le agevolazioni legge 104 garantiscono un’assistenza alle persone che hanno una disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabile oppure in evoluzione. Ma cos’è la Legge 104 e quali sono queste agevolazioni?
Legge 104: che cos’è
La legge 104 del 1992 è entrata in vigore il 18 febbraio dello stesso anno ed è intitolata legge-quadro per “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti” delle persone che hanno una disabilità fisica, psichica o sensoriale. È il riferimento normativo primario in materia di diritti e tutele previste in favore delle persone con disabilità. Si tratta di un testo il cui scopo è quello di regolare, in maniera ampia, i diritti delle persone con disabilità e dei familiari che li assistono, stabilendo principi, tutele e agevolazioni usufruibili dai diretti interessati e dai loro parenti.
Per ottenere le agevolazioni previste dalla Legge 104 è necessario accertare la condizione di disabilità della persona interessata. Per il riconoscimento della grave disabilità è necessario:
- Rivolgersi al medico di famiglia;
- Il medico trasmetterà la richiesta all’INPS e al patronato;
- Bisognerà effettuare una visita medica di accertamento presso l’ASL di riferimento, integrata da un medico INPS, nella data che verrà comunicata;
- È necessario portare tutti i certificati medici specialisti relativi alle patologie riconosciute al soggetto interessato.
Tutte le agevolazioni fiscali
L’Agenzia delle Entrate ci offre una guida indicativa di tutte le agevolazioni fiscali previste dalla Legge 104. Possiamo in ogni caso schematizzare queste agevolazioni:
- Con un reddito fino a 95.000 euro si possono ottenere delle detrazioni Irpef per i figli a carico.
- Si possono fare acquisti di supporti tecnici e informatici con una detrazione del 19% Irpef e con un’IVA agevolata al 4%.
- Si può ottenere una detrazione del 19% dalle spese mediche e di assistenza.
- Si possono ottenere agevolazioni per l’acquisto di veicoli con una detrazione Irpef del 19% fino a un massimale di spesa di 18.075,99 euro e un’IVA al 4% e sconti sul carburante.
- Si può ottenere un’esenzione dal bollo auto e sui passaggi di proprietà.
- Si possono ottenere detrazioni per i supporti fisici per i non vedenti e i non udenti.
- Se il disabile, ai fini della cura, deve utilizzare macchinari speciali che funzionano ad energia elettrica (pompe di infusione, polmoni d’acciaio, ventilatori polmonari o carrozzine elettriche), ha diritto di uno sconto sulle bollette della luce.
- Per il 2023, invece, è stato aumentato l’assegno unico per le famiglie con figli disabili.
- In caso di realizzazione di opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche (per ascensori o rampe di scale) si ha il diritto ad una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute, cumulabile a quella prevista dal bonus ristrutturazioni.
Le agevolazioni per i lavoratori
Fra le agevolazioni Legge 104 vi sono quelle riferite ai lavoratori disabili oppure ai parenti, sempre lavoratori, che li assistono.
I permessi
Si tratta di alcuni permessi che permettono alla persona disabile o all’accompagnatore di assentarsi dal lavoro per 3 giorni al mese, conservando comunque il diritto di ricevere la retribuzione.
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Ovviamente il permesso cambia in base a chi ha disabilità. Infatti, nel caso in cui il disabile abbia meno di 3 anni, l’accompagnatore o chi lo assiste può assentarsi da lavoro per 2 ore al giorno (nel caso in cui lavori almeno 6 ore) o 1 ora al giorno (nel caso in cui lavori meno di 6 ore). Queste ore di permesso saranno regolarmente retribuite.
La sede di lavoro
I lavoratori disabili gravi e i loro assistiti possono scegliere, quando è possibile, la sede di lavoro più vicina alla propria residenza.
Lavori notturni
I lavoratori disabili gravi o i familiari che li assistono hanno il diritto di rifiutarsi di lavorare nelle ore notturne, ovvero dalle ore 00.00 alle ore 5.00 del mattino.
Il congedo
I familiari di un disabile grave possono fruire di un congedo straordinario retribuito e a carico dell’Inps della durata di 2 anni. Il congedo spetta:
- Al coniuge convivente.
- Ai genitori.
- Ai parenti conviventi come il figlio, i fratelli o le sorelle, nonché da parenti o affini entro il terzo grado (nipoti, zii, zii del coniuge e i suoi nipoti).