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Analisi multidimensionale ADI: alcuni fruitori stanno ricevendo un sms che li avvisa di presentarsi ai servizi sociali per non perdere il diritto all’assegno. In caso di mancata presentazione, il sussidio verrà sospeso. Il tasto dolente è che in molti in realtà si sono già presentati a servizi. Quindi perché questo messaggio?
Analisi multidimensionale ADI: l’avviso INPS
In molti fruitori, in queste ore, stanno ricevendo il seguente messaggio:
Si tratta di una comunicazione “generale” inviata da INPS (per sms o per email) a tutti i fruitori indistintamente, a prescindere che il colloquio coi Servizi Sociali sia già avvenuto o meno.
Infatti, il “se non hai ricevuto la comunicazione presentati comunque entro i termini ai servizi sociali per evitare la sospensione del beneficio” indica senza ombra di dubbio come l’uso del condizionale voglia far capo solamente a una ipotesi. E cioè: “nel caso in cui tu sia già stato chiamato, nessun problema. In caso contrario, presentati entro i termini se vuoi evitare una sospensione”.
Quindi niente panico: chi ha già avuto il colloquio con i Servizi sociali non deve fare nulla. Chi invece non è stato convocato, è bene si presenti spontaneamente, per evitare la sospensione del beneficio.
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Si ricorda che l‘analisi multidimensionale è finalizzata a capire quali membri del nucleo sono occupabili e quali no. E’ un esame molto importante, che implica quindi l’invio verso i centro per l’impiego dei membri occupabili, e la permanenza sotto la tutela dei servizi sociali per i membri non occupabili.
Analisi multidimensionale: possibili esiti
Al termine del colloquio multidimensionale, gli esiti possibili sono 3:
- nessun membro del nucleo risulta occupabile: di conseguenza, sarà affidato ai servizi sociali e non ai centri per l’impiego
- alcuni membri risultano occupabili: i membri occupabili vengono affidati i centri per l’impiego, per sottoscrivere il patto di servizio personalizzato; quelli non occupabili vengono affidati ai servizi sociali
- tutti i membri risultano occupabili: i membri dovranno tutti recarsi ai centri per l’impiego per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato.
Ricordiamo che vengono affidati ai servizi sociali coloro che hanno situazioni delicate e particolari, che li rendono quindi non inseribili nel mondo del lavoro:
Secondo la circolare INPS le categorie in condizioni di svantaggio sono:
- persone con disturbi mentali in carico ai servizi sociosanitari ai sensi degli articoli 26 e 33
del D.P.C.M. 12 gennaio 2017 (compresi gli ex degenti di ospedali psichiatrici): - persone in carico ai servizi sociosanitari o sociali e persone con certificata disabilità fisica,
psichica e sensoriale, non inferiore al 46 per cento, che necessitano di cure e assistenza
domiciliari integrate; - persone con problematiche connesse a dipendenze patologiche, inclusa la dipendenza da
alcool o da gioco, e inserite in programmi di riabilitazione; - persone vittime di tratta
- persone inserite in programmi antiviolenza (ad esempio, che si trovano in strutture protette)
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