L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura economica introdotta per sostenere nuclei familiari in difficoltà economica, e la sua erogazione è vincolata a determinati requisiti reddituali e patrimoniali, misurati attraverso l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Tra le domande più frequenti che si pongono i beneficiari di questa misura, ce n’è una in particolare che merita attenzione: “Se apro un conto corrente, devo comunicarlo all’INPS?”.
Il dubbio nasce dal fatto che conti correnti, carte prepagate e strumenti simili rientrano nel patrimonio mobiliare del nucleo familiare, che influisce direttamente sull’ISEE e, quindi, sulla possibilità di continuare a ricevere il beneficio.
L’ISEE considera i conti correnti nel calcolo del patrimonio?
Sì. Quando si compila una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’ISEE, è necessario indicare tutti i rapporti finanziari detenuti da ciascun componente del nucleo familiare, anche se aperti di recente o con giacenza minima. Questo include:
- conti correnti bancari o postali;
- carte prepagate dotate di IBAN;
- libretti di risparmio;
- conti deposito;
- qualsiasi altro strumento finanziario assimilabile.
L’ISEE prende in considerazione i saldi al 31 dicembre e le giacenze medie relative al secondo anno solare precedente a quello in cui si presenta la DSU. Ad esempio, un’ISEE presentata nel 2025 considera i dati patrimoniali riferiti al 2023.
Questo significa che un conto aperto nel 2025 non avrà alcun impatto sull’ISEE 2025, né su eventuali benefici economici, come l’Assegno di Inclusione, che si basano su tale indicatore.
Se apro un conto mentre percepisco l’ADI, devo comunicarlo subito all’INPS?
No, non c’è obbligo immediato di comunicazione.
L’apertura di un nuovo conto corrente non deve essere comunicata all’INPS in tempo reale, né comporta l’automatica decadenza dell’Assegno di Inclusione.
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L’INPS non richiede aggiornamenti continui sui rapporti finanziari del beneficiario, ma verifica i requisiti attraverso la DSU annuale.
Pertanto, eventuali nuovi rapporti bancari saranno rilevati e valutati solo al momento della compilazione del prossimo ISEE, e comunque con riferimento a due anni prima.
Qual è la tempistica di aggiornamento dell’ISEE?
Per capire meglio l’impatto dell’apertura di un conto sull’ADI, è utile chiarire come funziona la tempistica dell’ISEE.
L’ISEE ordinario si basa su:
- redditi percepiti nel secondo anno solare precedente (es. per l’ISEE 2025, i redditi del 2023);
- saldi e giacenze medie al 31 dicembre del secondo anno precedente (per l’ISEE 2025, i dati del 2023).
Quindi, se un conto viene aperto nel 2025:
- non compare nell’ISEE 2025;
- non compare nell’ISEE 2026 (perché si riferisce ancora al 2024);
- comparirà nell’ISEE 2027, poiché si baserà sui dati patrimoniali del 2025.
Questo ritardo di due anni nel recepire i dati patrimoniali fa sì che non vi sia alcun impatto immediato sull’Assegno di Inclusione, né alcun obbligo di comunicazione all’INPS al momento dell’apertura del conto.
Serve fare un ISEE corrente in caso di apertura del conto?
No, l’apertura di un conto non è una condizione che richiede l’ISEE corrente.
L’ISEE corrente è una versione aggiornata dell’ISEE ordinario che può essere richiesto solo in caso di variazioni reddituali significative, come:
- perdita del lavoro;
- interruzione di un trattamento assistenziale;
- riduzione del reddito di almeno il 25%.
Le variazioni patrimoniali, come l’apertura di un nuovo conto corrente con saldo iniziale contenuto, non rientrano tra i casi che giustificano l’ISEE corrente. Dunque, non è necessario procedere con aggiornamenti intermedi dell’ISEE.
In sintesi: cosa deve fare chi percepisce l’Assegno di Inclusione?
Chi riceve l’Assegno di Inclusione e intende aprire un nuovo conto corrente non deve preoccuparsi di comunicarlo subito all’INPS. È importante però:
- monitorare l’andamento del proprio patrimonio mobiliare;
- conservare estratti conto e documentazione bancaria utili per la futura DSU;
- evitare di superare, negli anni successivi, le soglie previste dalla normativa;
- compilare correttamente la DSU al momento della presentazione del nuovo ISEE.
L’apertura di un conto corrente nel corso dell’anno non incide sull’ADI in corso, ma potrebbe avere effetto soltanto due anni dopo, in sede di aggiornamento dell’ISEE.