Il governo continua nella sua escalation di misure volte a incentivare la natalità. Anche per la prossima legge di bilancio fanno infatti capolino diverse misure a sostegno delle famiglie.
Tra queste misure, non si può non pensare all’Assegno Unico e Universale. Ora, tra le ipotesi del governo c’è anche la possibilità di escludere alcune voci dall’ISEE: in questo modo, si potrebbero dare degli aumenti alle famiglie.
Ecco come potrebbe cambiare volto l’assegno di inclusione il prossimo anno.
L’assegno unico 2025 cambia: cosa ha annunciato Meloni
Giorgia Meloni si è detta intenzionata a “rafforzare gli sforzi per contrastare la tendenza demografica negativa”. Così, nella prossima manovra, saranno previste modifiche relative all’Assegno Unico Universale, ma anche il piano per gli asili nido, i congedi parentali e il bonus per le mamme lavoratrici.
Secondo i dati, “negli ultimi anni hanno beneficiato di AUU circa 9,6 milioni di bambini”. Nel 2023 sono stati erogati circa 18,2 miliardi di euro e si prevede un aumento delle risorse per il 2024. Il documento sottolinea l’impegno del governo nel contrasto alla denatalità attraverso servizi per la prima infanzia.
E’ proprio per il gran numero di persone che ne beneficiano, che il governo avrebbe deciso di escludere alcune voci dall’ISEE , il che comporterebbe un aumento delle somme erogate dall’INPS alle famiglie. Ma non solo: sul tavolo anche l’ipotesi di un ulteriore aumento per le famiglie numerose.
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AUU: l’aumento per le famiglie numerose
Un’altra delle idee in discussione è quella di aumentare l’assegno per le famiglie numerose, Questo permetterebbe alle famiglie con molti figli di accedere anche ad ulteriori agevolazioni. Inoltre, possibile l’introduzione di detrazioni fiscali per scaglioni di reddito. Le decisioni finali dipenderanno dalle risorse disponibili.
Pagamenti AUU di ottobre 2024
L’accredito dell’assegno unico di ottobre è previsto per i giorni 16, 17 e 18. Questi pagamenti riguardano le rate correnti per coloro che non hanno avuto variazioni negli importi. Chi invece ha avuto variazioni, dovrà attendere fino alla seconda metà del mese, indicativamente tra il 21 ed il 31 ottobre.