Bonus Natale: 100 euro in busta paga per alcune categorie di lavoratori. In cosa consiste il bonus? Nelle tredicesime dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro e almeno un figlio, figureranno 100 euro in più. Ecco come funziona.
Bonus Natale 2024: 100 euro in più nelle tredicesime
100 euro in più nelle tredicesime dei lavoratori con redditi inferiori a 28mila euro ed un figlio. Questo è quello che ha pensato il governo per aiutare i redditi più bassi.
Il Piano strutturale di Bilancio ha inserito il bonus con Legge n. 143/2024, di conversione del Decreto Legge n. 113/2024 , inserendo anche precisazioni sull’autocertificazione che il contribuente dovrà fornire al fine di ottenere il bonus in questione.
L’indennità è destinata ai dipendenti che abbiano un reddito fino a 28mila euro, ma quello reddituale non è il solo requisito. Devono infatti avere anche:
- un coniuge;
- almeno un figlio fiscalmente a carico.
In alternativa, se si tratta di nucleo mono genitoriale, il genitore deve avere a carico almeno un figlio.
Come richiedere il bonus Natale 2024?
Dovrà essere il lavoratore a farne richiesta. Ulteriori dettagli verranno presto forniti non appena saranno delineate le esatte direttive in merito.
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I dati ISTAT e il problema del ceto medio
I dati ISTAT parlano chiaro, sono i ceti medi a essere i più colpiti. Per questo, il progetto del governo è quello di lavorare sui tagli al cuneo fiscale, la nuova IRPEF a tre aliquote, e tutto quello che concerne l’alleggerimento del carico fiscale sulle famiglie.
Sul tavolo delle opzioni, anche l’estensione del bonus mamme alle lavoratrici autonome e l’assegno unico, anche sugli ultimi due punti l’opposizione dà il suo diniego. Matteo Salvini ha infatti osservato: “Già replicare IREPF è ambizioso”.
Intanto, FDI pensa di allargare il contributo di solidarietà anche ad assicurazioni e imprese energetiche. Tra tutte le opzioni però, la sola veramente tangibile e che è già nero su bianco in un emendamento del governo al decreto omnibus, è proprio il Bonus Natale. Non ci resta che attendere.
Le critiche al Bonus: insufficienti risorse e discriminazioni
Il bonus in oggetto non è certamente stato esente da critiche: da un lato, contestata la decisione di aver riservato il bonus alle sole famiglie con più di un figlio. Dall’altro lato, è stato ritenuto una misura insufficiente e poco d’aiuto in termini di consumi.
L’idea che un bonus di 100 euro possa incentivare i consumi durante le festività, è in realtà poco realistica, visto che data la crisi attuale e il costo della vita oramai alle stelle, molto spesso questi contributi una tantum vengono utilizzati dalle famiglie più per spese indispensabili come spesa alimentare e pagamento delle utenze, che non per regali natalizi e beni superflui.
Per tali ragioni, il bonus è stato per lo più ritenuto un modo per accaparrarsi consensi politici più che una misura di supporto economico reale. Non a caso è stato lanciato in periodo pre-elettorale, cosa che ancor di più evidenzia il tentativo di ottenere i consensi, più che fornire un vero aiuto alle famiglie.