L’Agenzia delle Entrate ha delineato il quadro per l’invio della Certificazione Unica (CU) 2024. Questa documentazione, fondamentale per la corretta dichiarazione dei redditi, richiede l’attenzione di diverse categorie di contribuenti che devono rispettare le scadenze stabilite. Vediamo nel dettaglio cos’è la Certificazione Unica, come compilarla, per chi è obbligatoria e per chi non lo è.
Cos’è la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica è un documento fiscale che raccoglie e certifica le informazioni relative ai redditi e ai compensi percepiti da un contribuente durante l’anno fiscale. Questo documento è utilizzato principalmente per la compilazione della dichiarazione dei redditi e rappresenta uno strumento fondamentale per monitorare e dichiarare correttamente i redditi da parte dei contribuenti.
È importante rispettare le scadenze stabilite dall’Agenzia delle Entrate per la presentazione della CU al fine di evitare eventuali sanzioni o penalizzazioni.
Scadenza dell’invio
Per il corrente anno, l’invio telematico della CU deve essere effettuato entro il 18 marzo 2024. Si è optato per questa data, in quanto il termine ordinario del 16 marzo cade di sabato.
Come compilare la Certificazione Unica obbligatoria?
La compilazione della Certificazione Unica è una responsabilità degli emittenti, ovvero dei soggetti che effettuano pagamenti soggetti a ritenuta alla fonte. Ecco alcuni passaggi generali che gli emittenti devono seguire per compilare correttamente la CU:
- Raccolta delle informazioni: Raccogliere tutte le informazioni necessarie relative ai pagamenti effettuati nel corso dell’anno fiscale. Queste informazioni includono i dati identificativi del percettore, l’importo dei redditi, le ritenute effettuate, e altri dettagli specifici a seconda del tipo di reddito.
- Verifica delle scadenze: Assicurarsi di rispettare le scadenze stabilite dalle autorità fiscali per la presentazione della CU. Per il 2024 la scadenza è il 18 marzo.
- Utilizzo del modello approvato: Utilizzare il modello di Certificazione Unica approvato dalle autorità fiscali. Le autorità emettono modelli standard che devono essere seguiti per garantire uniformità e coerenza nei dati forniti.
- Compilazione delle sezioni obbligatorie: Compilare tutte le sezioni obbligatorie della CU in base al tipo di reddito o transazione coinvolta. Ad esempio, includere le informazioni relative a redditi da lavoro dipendente, collaborazioni coordinate e continuative, pensioni, interessi sui conti correnti, e così via.
- Inserimento delle ritenute alla fonte: Se applicabile, inserire le informazioni relative alle ritenute alla fonte effettuate sui pagamenti. Le ritenute possono riguardare imposte sul reddito, contributi previdenziali, o altre detrazioni obbligatorie.
- Firma e timbro: Verificare che la CU sia firmata e timbrata correttamente. La firma dell’emittente conferma l’accuratezza delle informazioni fornite.
- Consegna al contribuente: Consegnare la CU al contribuente entro la scadenza prevista. In molte giurisdizioni, è richiesta la consegna in forma cartacea o telematica, a seconda delle disposizioni locali.
- Conservazione della copia: Conservare una copia della CU compilata per i propri archivi. È importante mantenere la documentazione per eventuali verifiche fiscali o controlli successivi.
Quando è obbligatorio fare la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica obbligatoria è per coloro che nel corso dell’anno precedente hanno effettuato o ricevuto pagamenti soggetti a ritenuta alla fonte o contributi previdenziali e assistenziali. In particolare, sono tenuti a presentare la Certificazione Unica coloro che hanno corrisposto:
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- Somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte;
- Contributi previdenziali e assistenziali e/o premi assicurativi all’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL);
- Somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte, ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Ad esempio, aziende straniere che occupano lavoratori italiani all’estero assicurati in Italia;
- Titolari di posizione assicurativa presso l’INAIL, che devono comunicare i dati relativi al personale assicurato;
- Amministrazioni sostituti d’imposta iscritte alle gestioni confluite nell’INPS gestione Dipendenti Pubblici e enti con personale iscritto per opzione all’INPS gestione Dipendenti Pubblici.
Chi è obbligato alla CU?
La Certificazione Unica è obbligatoria per diverse categorie di contribuenti che nel corso dell’anno precedente hanno effettuato o ricevuto specifiche transazioni finanziarie o economiche. Vediamo chi è obbligato alla CU:
- Datori di lavoro e committenti: Le persone o le aziende che nel corso dell’anno hanno corrisposto redditi a dipendenti, collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co), o fornitori di servizi che prevedono la ritenuta alla fonte sono obbligate a emettere la CU.
- Istituti finanziari: Banche, istituti di credito, società di intermediazione finanziaria e altri istituti finanziari devono emettere la CU per i redditi finanziari dei propri clienti, come interessi su conti correnti, dividendi su azioni, etc.
- Enti previdenziali e assicurativi: Istituti previdenziali e assicurativi devono emettere la CU per i contribuenti che hanno versato premi o contributi previdenziali e assistenziali.
- Datori di lavoro nel settore pubblico: Le amministrazioni pubbliche e gli enti del settore pubblico devono emettere la CU per i propri dipendenti.
- Professionisti autonomi: Professionisti autonomi, come avvocati, commercialisti, medici, etc., devono emettere la CU per i propri clienti che hanno effettuato pagamenti soggetti a ritenuta.
- Altri soggetti con obblighi di ritenuta: Oltre alle categorie sopra menzionate, ci possono essere altri soggetti che, in base alle leggi fiscali locali, sono tenuti a emettere la Certificazione Unica.
Quando non è obbligatoria la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica non è obbligatoria in determinate situazioni, poiché non tutti i contribuenti sono tenuti a presentarla. Ecco alcune situazioni in cui la CU non è richiesta:
- Assenza di redditi soggetti a ritenuta alla fonte o contributi previdenziali/assistenziali: Se nel corso dell’anno fiscale una persona non ha percepito redditi soggetti a ritenuta alla fonte o non ha versato contributi previdenziali e assistenziali, potrebbe non essere tenuta a presentare la Certificazione Unica.
- Esclusione da obblighi previdenziali o assicurativi: Se un soggetto non è soggetto all’obbligo di versare contributi previdenziali o assicurativi, potrebbe non dover presentare la Certificazione Unica in relazione a tali aspetti.
- Altri casi specifici: Ci possono essere situazioni particolari in cui la presentazione della CU non è richiesta. Ad esempio, nel caso di specifiche categorie di redditi o contribuenti esonerati da determinate obbligazioni fiscali.
Per altre informazioni riguardo il quadro per l’invio della Certificazione Unica, consultare il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.