Con rinnovo Assegno di Inclusione 2025 bisogna rifare anche il PAD?

Redazione

19 Agosto 2025

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Aggiornamento Articolo aggiornato alle ore 9.40 del 19 agosto 2025 con le tutte le indicazioni INPS su rinnovo PAD e SIISL, e sull’incontro con i Servizi Sociali

Per moltissimi beneficiari è arrivata una data cruciale: quella del rinnovo Assegno di Inclusione 2025. A partire da luglio 2025, infatti, diversi percettori del sussidio devono a fare i conti il rinnovo ADI. Visto che chi ha ricevuto la prima ricarica, a gennaio 2024, ha raggiunto proprio a giugno la 18esima mensilità. Una domanda però sorge spontanea. È necessario rifare anche il PAD (Patto di Attivazione Digitale) nel momento in cui si segue la procedura per riattivare l’Assegno di Inclusione? Ecco di seguito tutti i dettagli e come comportarsi per il rinnovo in arrivo dell’Assegno di Inclusione.

Rinnovo Assegno di Inclusione, cosa succede da luglio 2025

Come anticipato, a partire dal mese di luglio 2025 moltissimi percettori dell’Assegno di Inclusione devono effettuare un passaggio cruciale, ovvero il rinnovo del sussidio dopo i primi 18 mesi. Per farlo, sarà necessario seguire una procedura precisa, che permetterà poi di continuare a ricevere l’aiuto economico dallo Stato. Non si tratta, tuttavia, di un processo particolarmente difficile e laborioso. Anche se occorre tenere a mente alcuni punti fondamentali.

Rinnovo del PAD con Assegno di Inclusione

Innanzitutto, bisogna sapere se è effettivamente necessario rinnovare, insieme all’Assegno di Inclusione, anche la sottoscrizione del PAD (Patto di Attivazione Digitale). Basandoci su quanto riferito dall’INPS, il rinnovo del PAD è obbligatorio solo se il nucleo è cambiato.

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Quindi, nel primo caso descritto, non basterà inviare la domanda collegandosi al sito INPS, ma sarà necessario ripercorrere tutti i passaggi previsti dalla legge. Ovvero:

  • Inviare la nuova domanda ADI
  • Sottoscrivere di nuovo il Patto di Attivazione Digitale (PAD)
  • Rientrare nel percorso di presa in carico dei servizi sociali (entro 120 giorni)
  • In caso di attivabilità al lavoro, partecipare ai percorsi previsti (come il Patto di Servizio).

Cosa fare se il nucleo rimane invariato

Un comunicato dell’INPS ha però introdotto una novità cruciale, che esclude alcuni percettori dalla necessità di rinnovare PAD e SIISL. Infatti i nuclei familiari invariati nella loro composizione, rispetto alla precedente domanda ADI, non dovranno iscriversi nuovamente al SIISL né sottoscrivere un nuovo PAD (Patto di attivazione digitale) per il nucleo. Il modello di domanda, quindi, resterà invariato, e potrà essere presentato da un qualsiasi componente maggiorenne del nucleo per ottenere il rinnovo della misura.

Se invece dovessero verificarsi cambiamenti nel nucleo familiare, dopo la presentazione della domanda, dovrà essere seguita la solita procedura di iscrizione al SIISL e di sottoscrizione del PAD nucleo. Inoltre, se il nucleo familiare subisce modifiche rispetto alla DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), sarà obbligatorio aggiornare la DSU entro un mese dalla variazione occorsa.


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Va inoltre sottolineato un punto poco chiaro, che riguarda sempre i percettori con nucleo invariato. Ad alcuni potrebbe infatti apparire, nel momento in cui si rinnova l’Assegno di Inclusione, il seguente messaggio:

 

Messaggio ADI sul PAD
Messaggio ADI sul PAD

 

Ma niente paura: è normale che appaia questo avviso anche a chi ha il nucleo invariato, perché il SIISL non si aggiorna subito, e richiede comunque una verifica automatica del PAD. Ma in realtà, in caso di nucleo invariato, resta valida la regola sopra descritta: non è assolutamente obbligatorio rifare il PAD.

L’incontro con i Servizi Sociali dopo il rinnovo ADI

Il Governo ha inoltre ricordato, con una nota ufficiale, come occorre comportarsi per quanto riguarda l’incontro con i Servizi Sociali. Ecco le informazioni complete:

“Tutti i nuclei beneficiari devono incontrare i Servizi Sociali del Comune entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD nucleo, inclusi quelli che durante la prima domanda ADI non avevano l’obbligo di monitoraggio presso il Servizio Sociale.

Se il nucleo rimane invariato, anche se aggiorna il PAD nucleo sottoscrivendone uno nuovo, la decorrenza del PAD nucleo ai fini del conteggio dei 120 giorni viene fissata, convenzionalmente, nella data di presentazione della domanda di rinnovo.

In caso il nucleo sia variato e abbia sottoscritto un nuovo PAD nucleo, la decorrenza, ai fini del conteggio dei 120 giorni, coinciderà con la data di sottoscrizione del PAD.

I nuclei che in corso del precedente periodo di fruizione dell’ADI avevano già obblighi di monitoraggio, dovranno incontrare i servizi sociali entro 120 giorni dalla data di decorrenza del PAD nucleo. Tuttavia, qualora i servizi sociali abbiano già calendarizzato per il nucleo un incontro di monitoraggio prima della scadenza dei 120 giorni, la registrazione di tale incontro varrà anche ai fini dell’obbligo previsto per i rinnovi.

A questo fine si sottolinea che non sono validi gli incontri fissati dal mese di sospensione fino all’accettazione della domanda da parte di INPS.

Il Servizio Sociale che incontrerà il nucleo a seguito dell’accoglimento della domanda di rinnovo potrà mantenere la precedente valutazione multidimensionale e il Patto per l’Inclusione Sociale (PaIS) già disponibili sulla piattaforma GePI. Infatti, a seguito dell’accoglimento della domanda di rinnovo, il Servizio Sociale può visualizzare su GePI la precedente valutazione multidimensionale, il PaIS e anche eventuali appuntamenti già calendarizzati nei mesi precedenti. All’accoglimento della domanda, il nucleo, se invariato al netto di nascite e decessi, verrà automaticamente collegato al percorso di inclusione sociale già disponibile su GePI, facilitando la continuità della presa in carico.

I servizi attivati nell’ambito del percorso di accompagnamento possono continuare ad essere erogati anche nei periodi di pausa dell’erogazione dell’ADI”.

Quanto dura ADI e quante volte può essere rinnovato

L’Assegno di Inclusione viene erogato per un periodo continuativo che non è mai superiore ai 18 mesi. Una volta terminato il periodo, è prevista dalla legge una sospensione obbligatoria di un mese. Dopodiché, sarà possibile presentare una nuova domanda per il rinnovo, che stavolta avrà una durata massima di 12 mesi. Inoltre, anche i successivi rinnovi, intervallati da un mese di stop, potranno durare un totale di 12 mesi ciascuno (sempre che siano mantenuti i requisiti richiesti per ADI).

Va anche ricordato che il sussidio ADI decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD). E se si ricevono più domande accolte nel tempo, le mensilità verranno sommate.

Quando occorre fare il rinnovo dell’Assegno di Inclusione

Il rinnovo dell’Assegno di Inclusione deve essere effettuato nel corso del mese successivo all’ultima ricarica, chiamato mese di stop. Se tutto va bene, poi, l’INPS provvederà ad accreditare il primo pagamento del secondo ciclo nel mese successivo a quello di rinnovo.

Insomma, è cruciale non aspettare troppo a presentare la domanda di rinnovo ADi. E anzi, rinnovare appena inizia il mese di stop, in modo tale da evitare ritardi nei pagamenti seguenti. E nel caso ci fossero problemi, nell’erogazione di ADI o nella procedura di rinnovo, vi aggiorneremo come sempre tempestivamente.