Il recente caos dei concorsi per dirigente scolastico sta mettendo in evidenza come il 2024 sia un anno critico per il mondo dell’istruzione italiana, segnato da ritardi e contenziosi legali che stanno penalizzando la regolare gestione di molte istituzioni scolastiche. Al centro della questione vi sono due importanti concorsi per dirigente scolastico (DS), che, seppur avviati, stanno faticando a concludersi nei tempi previsti, a causa di numerosi ricorsi. La situazione ha generato incertezze, con effetti negativi sull’organizzazione scolastica, in particolare in un periodo cruciale come l’inizio dell’anno scolastico.
Quali sono i concorsi per dirigente scolastico in corso?
Il 2024 è caratterizzato da due concorsi distinti per la selezione di nuovi dirigenti scolastici:
- ordinario: la cui preselezione si è svolta a maggio e la prova scritta è prevista per fine ottobre. Tuttavia, la procedura ha subito rallentamenti, sia per motivi logistici che per ricorsi presentati dai candidati;
- straordinario: completato con la pubblicazione della graduatoria di merito ad agosto, che ha individuato i vincitori per 519 posti disponibili. Anche in questo caso, un ricorso ha bloccato l’assegnazione delle sedi.
Perché ci sono i motivi dei ritardi nei concorsi?
I ritardi nei concorsi per dirigente scolastico derivano principalmente da ricorsi legali che hanno interrotto l’iter procedurale, causando un rallentamento nelle nomine dei vincitori e nella loro assegnazione alle scuole. In particolare:
- il primo ricorso è stato presentato dai candidati del concorso DS ordinario, i quali chiedevano di riservare il 60% dei posti a loro favore. Il ricorso è stato respinto dal TAR il 5 settembre, sbloccando temporaneamente la situazione;
- il secondo ricorso riguarda i candidati del concorso straordinario, i quali hanno contestato le modalità di calcolo dei punteggi relativi ai titoli. Il TAR si pronuncerà l’8 ottobre 2024, e in caso di accoglimento, il Ministero sarà obbligato a rivedere la graduatoria, con ulteriori ritardi nell’assegnazione delle sedi.
Le conseguenze sul sistema scolastico
La mancata nomina di nuovi dirigenti scolastici ha compromesso la gestione regolare di molte scuole, soprattutto in vista dell’inizio dell’anno scolastico. L’assegnazione delle sedi sarebbe stata fondamentale per garantire una gestione ottimale e continuativa delle istituzioni scolastiche, ma i continui slittamenti stanno creando difficoltà.
Al momento, si stima che le scuole riceveranno i nuovi capi d’istituto non prima di metà ottobre o, nel peggiore dei casi, entro la fine del mese rendendo la situazione estremamente complessa in concomitanza al caos delle supplenze. Tuttavia, questo scenario dipenderà anche dalla decisione del TAR riguardo il ricorso dei candidati del concorso straordinario.
Quali sono le prospettive per il concorso ordinario DS?
Il concorso ordinario per dirigente scolastico, che vede circa 2.000 candidati ammessi alla prova scritta, è previsto per fine ottobre. Anche in questo caso, i tempi sono condizionati dalla costituzione delle commissioni esaminatrici, necessarie per la correzione dei quesiti. Il Ministero ha già predisposto le batterie di domande, ma resta da definire in quali sedi si terranno le prove, con un avviso atteso entro la prima decade di ottobre.
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Un fattore critico sarà la velocità con cui le commissioni riusciranno a correggere i test dei concorsi per dirigente scolastico e a passare alla fase degli orali, così da concludere la procedura in tempo utile per le nomine dei vincitori a settembre 2025.
L’incertezza principale è legata agli esiti del ricorso dei candidati del concorso straordinario, che potrebbe richiedere una revisione della graduatoria di merito e ulteriori ritardi nella nomina dei dirigenti. Se il ricorso sarà respinto, le scuole potrebbero finalmente ricevere i nuovi capi d’istituto entro ottobre 2024, mentre i vincitori del concorso ordinario si insedieranno a settembre 2025.
Tuttavia, eventuali nuovi ricorsi potrebbero ulteriormente complicare il quadro. La gestione delle scuole italiane resta dunque in bilico, influenzata da un complesso mix di procedure amministrative e ricorsi legali che rischiano di ritardare ancora la nomina dei dirigenti scolastici, con gravi ripercussioni sul funzionamento dell’intero sistema scolastico.