Delega identità digitale INPS: in arrivo uno speciale strumento per coloro i quali non possono usare in modo autonomo i servizi online dell’INPS, che possono ora possono delegare un’altra persona che eserciti i loro diritti.
La delega di identità digitale INPS, che consente a tutori, amministratori, curatori, ed esercenti la potestà genitoriale, di rappresentare i loro assistiti.
E’ una opzione introdotta dalla circolare INPS n. 127 del 12 agosto 2021 , ed è possibile usarla anche presso gli sportelli fisici INPS.
Delega identità digitale INPS: come funziona
Abbiamo detto che grazie alla delega, tutori, curatori, amministratori di sostegno e quanti esercitano la potestà genitoriale, possono rappresentare i loro assistiti esercitandone i diritti.
Basta scaricare i moduli per la delega, disponibili nella sezione “Moduli” del portale ed identificati dai numeri AA08, AA09 e AA10.
Una volta ottenuta la delega, il delegato può dunque accedere al portale con la propria identità digitale (SPID, CNS o CIE): una volta effettuato l’accesso, deciderà se agire per conto proprio o per conto dell’assistito.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Ciascuna persona può designare un solo delegato, e ogni delegato non può essere designato tale da più di 3 persone, limite che tuttavia non si applica a tutori, curatori ed amministratori di sostegno, cui basta inviare una PEC alla struttura territorialmente competente, per rimuovere il suddetto limite.
Delega identità digitale INPS: può essere a tempo indeterminato
Il termine di validità va indicato nella delega, e, quando non precisato, è sottinteso si tratti di una delega a tempo indeterminato.
Il delegante può comunque revocare la delega in qualsiasi momento, fatta eccezione per i soggetti minorenni, o per coloro che si trovano sotto curatela ed amministrazione di sostegno.
Come abbiamo sopra accennato, la delega di identità digitale è una delega valida anche per richieste agli sportelli INPS, cui il delegato dovrà recarsi portando con sé il propri documento di identità.
Ma vediamo ora più nello specifico quali sono gli strumenti digitali messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione.
SPID e CNS: cosa sono, a cosa servono, e differenze
Spid è l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale.
E’ un servizio creato dalla PA tramite cui è possibile accedere a diversi servizi online messi a disposizione. I servizi cui si può accedere con SPID sono davvero molteplici: a puro titolo esemplificativi, si va dall’iscrizione a concorsi pubblici, passando per richieste all’INPS, bonus e molto molto altro.
Presenta 3 livelli di sicurezza, ciascuno dei quali permette di accedere a diverse tipologie di servizi.
Inoltre, grazie allo SPID non si accede solo ai servizi legati alla Pubblica Amministrazione, ma anche a quelli dei privati che vi aderiscono: agenzie private, fornitori locali, etc..
E’ possibile attivare Spid tramite diversi gestori, come Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepid.
La CNS, invece, è la Carta Nazionale dei Servizi , un dispositivo fisico sotto forma di Smart Card o chiavetta USB, al cui interno è contenuto un certificato digitale simile allo SPID.
La CNS viene generalmente rilasciata dalla Camera di Commercio e grazie ad essa è possibile autenticare la propria identità digitale con:
- un certificato digitale che altro non è che di fatto la versione digitale di un documento d’identità
- una firma digitale del titolare.
Carta di identità elettronica (CIE)
Ultima ma non ultima, è la Carta di Identità Elettronica, che altro non è che un documento di identità che sta andando man mano a sostituire la vecchia carta di identità cartacea.
Solo 450 comuni, ad oggi, non emettono CIE, e i residenti dei Comuni abilitati che si apprestano al rinnovo della vecchia carta, potranno avere solo la Cie e non più quella nel vecchio formato, salvo comprovati motivi d’urgenza.
Anche la CIE, come SPID e la CNS, viene usata per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione.