Il 12 marzo, il Parlamento europeo ha votato a favore dell’approvazione della tanto attesa Direttiva Casa Green, segnando un punto di svolta nell’impegno dell’Unione Europea per ridurre l’inquinamento ambientale e promuovere la sostenibilità. Questa direttiva, ufficialmente conosciuta come Energy Performance of Building Directive (EPBD), ha ricevuto un sostegno significativo con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, delineando un futuro più verde per l’Europa.
Che cos’è una Casa Green?
Una Casa Green è un’abitazione progettata e costruita con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, all’uso sostenibile delle risorse naturali e al ridotto impatto ambientale. Questo tipo di abitazione incorpora tecnologie e materiali eco-friendly, come ad esempio isolamento termico avanzato, sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti, pannelli solari per la produzione di energia elettrica, sistemi di raccolta delle acque piovane e utilizzo di materiali riciclati o a basso impatto ambientale.
Cos’è la Direttiva Casa Green?
La Direttiva Case Green, ufficialmente conosciuta come Energy Performance of Building Directive (EPBD), è una legge dell’Unione Europea volta a promuovere l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione delle emissioni di gas serra nel settore delle costruzioni. Questa direttiva stabilisce normative e obiettivi comuni per gli Stati membri dell’UE al fine di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici residenziali e non residenziali, nonché promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Stop ai bonus caldaie e gas 2025
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla Direttiva Casa Green riguarda lo stop ai bonus per le caldaie a gas, che entrerà in vigore dal 2025. Questa misura, mirata a incentivare la transizione verso sistemi di riscaldamento più sostenibili, implicherà la cessazione degli sconti fiscali per le installazioni di caldaie alimentate esclusivamente a metano. Invece, si promuoverà l’utilizzo di sistemi ibridi, come caldaie abbinate a pompe di calore, e si incoraggerà l’adozione di soluzioni solari, con regole più chiare e incentivi mirati.
Obiettivi di riduzione delle emissioni e del consumo energetico
La Direttiva Casa Green è parte di un ampio piano europeo per raggiungere zero emissioni entro il 2050. Ogni Stato membro è tenuto a sviluppare un piano nazionale per ridurre progressivamente il consumo energetico degli edifici residenziali, con obiettivi intermedi del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. È previsto che almeno il 55% della riduzione del consumo energetico sia ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici meno efficienti.
Misure per promuovere l’efficienza energetica
Le novità introdotte dalla Direttiva Casa Green non si limitano agli incentivi fiscali. Si prevede anche una serie di misure volte a rendere gli edifici più efficienti e sostenibili. Tra queste, l’obbligo che gli edifici nuovi siano a emissioni zero a partire dal 2030, con una scadenza anticipata al 2028 per quelli di proprietà pubblica. Inoltre, sono previsti obblighi per le ristrutturazioni, con una riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, e l’installazione progressiva di pannelli solari sui nuovi edifici pubblici.
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Impatto finanziario e investimenti necessari
L’implementazione della Direttiva Casa Green avrà un impatto significativo sulle finanze pubbliche e sugli investimenti necessari per la transizione energetica. Si stima che saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui entro il 2030, con una richiesta di finanziamenti aggiuntivi rispetto alle risorse attuali. Tuttavia, l’Unione Europea non prevede finanziamenti dedicati, ma i Paesi membri potranno attingere a fondi come il Fondo Sociale per il Clima, il Recovery Fund e i Fondi di Sviluppo Regionale per sostenere la svolta energetica.