L’incremento al milione è una maggiorazione sociale introdotta nel 2002 dall’articolo 38 della legge 448/2001, che mira a garantire un livello minimo di reddito per i pensionati ultra70enni. Questi sono i soggetti che accedono ai trattamenti previdenziali e alle prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale, di importi inferiori a circa 660 euro mensili. Questo beneficio riguarda anche gli invalidi civili totali, i sordi, i titolari di pensione di inabilità ex legge 222/1984e i ciechi civili assoluti ed è stato esteso nel 2020 anche ai soggetti che abbiano compiuto i 18 anni.
Un’importante misura di supporto economico per i pensionati con redditi bassi, che garantisce loro un livello minimo di sostentamento aggiuntivo in una situazione economica sempre più esosa. Conosciamo, quindi, i requisiti e le modalità di accesso per usufruirne.
A chi spetta l’incremento al milione?
Il beneficio dell’incremento al milione è destinato ai pensionati che soddisfano specifici requisiti di età e reddito. In particolare, spetta ai titolari di:
- Pensioni di vecchiaia
- Pensioni di invalidità
- Assegno sociale
- Pensione sociale
- Prestazioni assistenziali per invalidi civili, sordomuti e ciechi civili assoluti
L’età minima richiesta è di 70 anni, riducibile fino a 5 anni in base ai contributi versati. Per gli invalidi civili totali, sordomuti e titolari di pensione di inabilità, come detto in apertura, l’età minima è stata abbassata a 18 anni.
Quali sono i limiti di reddito per l’incremento al milione?
Per ottenere l’incremento, il reddito annuo del richiedente avente pensione deve essere inferiore a:
- 7.781,93 soggetti singoli che accedono alla maggiorazione piena
- 9.555,65 euro per i singoli che avranno la maggiorazione parziale
- 14.729,26 euro per i coniugati che accederanno alla maggiorazione completa
- 16.502,98 euro per i coniugati che accederanno alla pensione parziale
L’importo dell’incremento varia in base al tipo di prestazione percepita e viene erogato per 13 mensilità all’anno. Differenti e leggermente più basse sono le fasce di reddito annuo per chi percepisce assegno sociale e i percettori di inabilità o invalidità dai 18 anni in su. Ad esempio, per chi percepisce l’assegno sociale, la maggiorazione totale verrà assegnata con un reddito annuo di 6.947,33 euro, mentre un invalido civile totale la otterrà con un reddito annuo di 4.333,29 euro.
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Come si calcola l’importo della maggiorazione?
L’importo della maggiorazione è determinato dalla differenza tra 735,05 euro e il trattamento minimo pensionistico percepito, come stabilito dall’art. 39 comma 4 della legge 289/2002. Nel 2024, le maggiorazioni previste per queste categorie sono:
- 136,44 euro mensili per le prestazioni previdenziali
- 200,64 euro mensili per l’assegno sociale
Ovviamente, la maggiorazione è esclusa dalla determinazione dell’imponibile IRPEF.
Quali redditi sono considerati?
Ai fini della concessione dell’incremento, si considerano tutti i redditi, inclusi quelli esenti da IRPEF. Sono, però, esclusi dal conteggio le seguenti voci:
- Reddito della casa di abitazione
- Pensioni di guerra
- Indennità di accompagnamento
- Trattamenti di famiglia
Come ottenere l’incremento al milione?
Per ottenere l’incremento al milione, come anche esplicitato dall’INPS, le modalità sono diverse in base alle categorie afferenti. Se si è titolari di pensione di inabilità, bisognerà presentare domanda tramite i patronati o secondo i canali consolidati dell’Istituto.
Mentre, se si appartiene alle categorie dei ciechi civili assoluti, sordi e invalidi civili totali, la maggiorazione verrà riconosciuta automaticamente, non vi sarà quindi bisogno di presentare alcuna domanda.