I bonus che restano nel 2024
Meglio partire dalle buone notizie. Con la Legge di Bilancio approvata per il 2024 restano attivi diversi bonus, parecchio importanti per i cittadini e rivelatisi (alla prova dei fatti) piuttosto efficaci. Ecco quali:
- Bonus psicologo: un investimento di 8 milioni di euro rinnova questo bonus pensato per chi ha intenzione di intraprendere un percorso psicoterapeutico. L’importo del bonus viene riconosciuto una volta sola, per una cifra massima di 1.500 euro alle persone con Isee inferiore a 15 mila euro; 1000 euro di bonus, invece, a chi ha un Isee tra i 15 mila e i 30 mila euro; mentre 500 euro sono riconosciuti nel caso di Isee superiore a 30 mila euro (ma inferiore a 50 mila)
- Bonus asilo nido: aumentato fino a un massimo di 3.600 euro, rispetto ai 3 mila precedenti, pensato per il rimborso delle rette per la scuola dell’infanzia. Possono accedervi soltanto i nuclei familiari con un’Isee fino a 40 mila euro, con un già minore sotto i 10 anni a carico, in cui nasca inoltre un nuovo minore dal 1° gennaio 2024
- Carta cultura e Carta del merito: sostituiscono l’App18, che garantiva un bonus da 500 euro al compimento dei 18 anni. Queste due carte avranno un valore di 500 euro ciascuna, cumulabili, ma la prima (Carta cultura) spetterà soltanto a chi si trova in un nucleo familiare con reddito Isee inferiore ai 35 mila euro, invece la seconda a chi avrà ottenuto la votazione 100 all’esame di maturità
- Superbonus 110%: è confermato per il 2024 in forma ridotta. Si tratta, come noto, della detrazione fiscale delle spese sostenute a partire dal luglio 2020, con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica, il consolidamento statico, oppure la riduzione del rischio sismico negli edifici. Già sceso al 90%, nel 2024 il superbonus calerà ancora, raggiungendo il 70%. La detrazione al 110% resta solamente per chi vive all’interno del Cratere sismico del centro Italia, cioè nelle zone colpite da gravi terremoti negli anni passati
- Bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e bonus barriere architettoniche: tutti questi incentivi per l’edilizia sono stati rinnovati con copertura garantita per l’intero 2024. Per ulteriori dettagli è si consiglia di leggere l’articolo dedicato a tutte le agevolazioni casa.
- Mutui under 36: sono confermate per il 2024 le agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa da parte di chi ha meno di 36 anni. Ma saranno disponibili solo per chi ha un Isee non superiore ai 40 mila euro e richiede una cifra massima di 250 mila euro
- Bonus mobili ed elettrodomestici: in forma ridotta, sono estesi fino alla fine dell’anno. Il tetto massimo di spesa è 5 mila euro (rispetto ai 10 mila iniziali e agli 8 mila dell’anno 2023). La detrazione fiscale passerà di conseguenza da 4 mila a 2.500 euro massimi
- Bonus rottamazione tv: rimane valido e senza limiti di reddito. Riguarda l’acquisto di un televisore smart, a seguito dello smaltimento di un vecchio tv, con uno sconto del 20% sul prezzo, fino a 100 euro massimi
- Bonus bollette luce e gas: resta in vigore ma soltanto per il primo trimestre del 2024. È dedicato alle famiglie con Isee non superiore ai 15 mila euro
- Carta dedicata a te: è un nuovo sostegno per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro. Permette di acquistare beni di prima necessità, carburante oppure abbonamenti per il trasporto pubblico locale
Notevole anche la novità per il 2024 dedicata alle madri lavoratrici. Viene infatti introdotta, quest’anno, la decontribuzione per le lavoratrici con tre o più figli, che abbiano un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Per i periodi di paga che vanno dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, dunque, è previsto un esonero del 100% della quota di contributi fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. Il limite massimo stabilito, in questo caso, è di 3 mila euro l’anno (riparametrato su base mensile).
Per quanto riguarda, invece, le lavoratrici con due figli, il bonus 2024 è previsto soltanto per un anno. Il periodo di paga di riferimento, in questo caso, è dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, sempre con una decontribuzione del 100%, ma fino al mese del compimento del decimo anno di età del secondo figlio.
I bonus non più disponibili nel 2024
Sono diverse anche le note dolenti, purtroppo, in questo 2024. L’Italia dei bonus perde terreno in vari ambiti-chiave, come deciso dalla nuova manovra di Bilancio approvata dal governo. Ecco, quindi, tutti i bonus che non sono stati rifinanziati per l’anno in corso:
- Bonus vista, per l’acquisto di occhiali o lenti a contatto
- Bonus casa green, cioè la detrazione Irpef del 50% sull’Iva nel caso di acquisto di case a classe energetica A e B
- Il bonus idrico da 1000 euro, per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature per il risparmio di acqua
- Il bonus trasporti, ovvero il contributo da 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici. Ma è confermato per i possessori della social card “Dedicata a te”, che abbiano un Isee fino a 15.000 euro
- Bonus bici, che non sarà più attivo a livello nazionale, ma sarà erogabile in maniera autonoma dalle regioni, per aiutare nell’acquisto di biciclette, monopattini o anche altri mezzi di mobilità sostenibile
Il bilancio dei bonus casa
Meritano infine un discorso a parte i bonus dedicati all’edilizia. In primis, è ormai nota la sparizione progressiva del superbonus, che scenderà ancora nel 2025 fino al 65% e poi dal 2026 sparirà completamente. Sparirà anche l’agevolazione per l’acquisto di caldaie a gas, mentre rischia (e parecchio) anche la proroga del bonus ristrutturazione al 50%. Insomma, l’esperimento post-Covid si rivela fallimentare, anche perché l’incentivo è costato una cifra record che si aggira (secondo la Banca d’Italia) attorno all’8% del Pil Italiano. Senza contare i crediti relativi al biennio 2024-2025, che non rientrano ancora nei calcoli. Come misura limite, inoltre, non si può escludere un’eliminazione del superbonus in tempi ancora più rapidi, nel caso in cui non riesca a sanare i bilanci come previsto.
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Insomma, i nodi ora vengono al pettine, soprattutto se si parla dei bonus legati alle ristrutturazioni edilizie, esplosi negli scorsi anni e ora rivelatisi un vero e proprio autogol. Se non altro, paiono già confermati per il 2025 alcuni bonus di non poco conto, come il sismabonus (con aliquote differenziate in base al livello di rischio sismico), il bonus idrico e il bonus per le barriere architettoniche. Sul resto si può solo speculare e aspettare.