L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) è l’ente che gestisce l’indennità per malattia professionale. L’indennità è un beneficio erogato ai lavoratori che sviluppano malattie professionali a causa dell’esposizione a rischi specifici sul luogo di lavoro.
Dato che c’è molta confusione in merito all’argomento, vediamo di fare chiarezza. Quanto tempo ha il lavoratore per denunciare la malattia professionale? Chi deve fare il certificato per la malattia professionale? Cosa deve fare il datore di lavoro?
Malattia professionale, come funziona?
Per poter ricevere l’indennità, il lavoratore deve essere stato diagnosticato con una malattia riconosciuta come professionale da un medico specialista. Ma quando una malattia si considera professionale? Nel momento in cui è inclusa nell’elenco delle malattie professionali stabilito dalla legge.
La malattia professionale si configura quando un lavoratore sviluppa una condizione patologica dovuta ai rischi sul luogo di lavoro. Dipende dalla correlazione diretta con le attività lavorative e dalla dimostrazione che l’esposizione sul posto di lavoro ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della condizione patologica.
Cosa rientra nella malattia professionale?
La malattia sul luogo di lavoro può includere una vasta gamma di condizioni patologiche:
- disturbi respiratori causati da inalazione di agenti nocivi;
- problemi muscolo-scheletrici derivanti da posture o movimenti ripetitivi;
- malattie dermatologiche causate da esposizione a sostanze chimiche.
È fondamentale che la malattia sia riconosciuta come correlata al lavoro e inclusa nell’elenco predisposto dalla legge.
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Differenze tra infortunio e malattia professionale
L’infortunio sul lavoro è un evento improvviso che causa lesioni fisiche, mentre la malattia professionale è il risultato di un’esposizione prolungata a rischi sul luogo di lavoro. Le differenze sostanziali riguardano l’origine dell’evento: l’infortunio è immediato, mentre la malattia si sviluppa nel tempo.
Come si attiva la malattia professionale?
Per attivare l’indennità bisogna prima di tutto fare domanda tramite l’INAIL. I tempi per riconoscimento malattia professionale dipendono dalla complessità del caso, ma è importante presentare la domanda tempestivamente, entro 60 giorni dalla diagnosi o dalla conoscenza della malattia. Il certificato per la malattia professionale INAIL deve essere emesso da un medico specialista, il quale attesti la correlazione tra la patologia e l’attività lavorativa. È un documento essenziale per l’avvio della procedura.
Come viene pagata la malattia professionale?
Quando un lavoratore viene colpito da una malattia riconosciuta come professionale, l’INAIL eroga un’indennità per compensare la perdita di reddito dovuta all’incapacità lavorativa. Questa indennità può essere pagata in forma di assegno o bonifico bancario e è calcolata in base a diversi fattori, tra cui la gravità della malattia e il livello di invalidità accertato.
L’obiettivo è fornire un sostegno finanziario al lavoratore durante il periodo di assenza dal lavoro a causa della malattia. È fondamentale che il lavoratore presenti tempestivamente la domanda all’INAIL, e una volta che il riconoscimento viene confermato, l’istituto procederà con il pagamento dell’indennità.
Cosa comporta per il datore di lavoro la malattia professionale?
Questo tipo di malattia sottolinea la responsabilità del datore di lavoro nella tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro è tenuto a adottare tutte le misure preventive necessarie per evitare l’esposizione dei lavoratori a rischi che potrebbero causare malattie professionali.
La gestione di un caso di malattia professionale può impattare anche sul premio assicurativo pagato dal datore di lavoro all’INAIL, in quanto gli infortuni e le malattie sul luogo di lavoro possono influire sui costi assicurativi. Inoltre, il datore di lavoro potrebbe essere soggetto a controlli e ispezioni da parte delle autorità competenti per verificare la conformità alle normative sulla sicurezza sul lavoro. La prevenzione diventa quindi un elemento chiave nella gestione aziendale, non solo per garantire la salute dei lavoratori ma anche per evitare impatti finanziari e legali sul datore di lavoro e sull’azienda stessa.